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Luca Sacchi, l’autopsia: fatale un colpo alla testa. Del Grosso: “Gli ho sparato per sbaglio”

“Non volevo ucciderlo, il rinculo della pistola me lo ha fatto colpire in testa. Ho fatto una cazzata”. Si è difeso così Valerio Del Grosso, il 21enne accusato di aver ucciso Luca Sacchi. Per lui e per Paolo Pirino il gip ha confermato il carcere.
A cura di Enrico Tata
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L'autopsia eseguita sul corpo del 24enne ha confermato quanto già appariva praticamente certo: per Luca Sacchi è stato fatale il colpo di pistola alla testa. I risultati completi dell'esame svolto al Policlinico Umberto I di Roma, comunque, si avranno nelle prossime settimane. Il colpo, hanno dimostrato le indagini dei pm, è stato sparato da Valerio Del Grosso, 21 anni. Ad alcuni amici ha raccontato poche ore dopo quanto successo: "Non volevo ucciderlo, il rinculo della pistola me lo ha fatto colpire in testa. Ho fatto una cazzata". Questa dichiarazione è stata riportata nell'ordinanza di convalida del fermo che dispone la custodia cautelare in carcere per Del Grosso e per Paolo Pirino. Secondo il gip, infatti, i due indagati meritano di rimanere in carcere perché la "volontarietà dell'omicidio appare indiscutibile, tenuto conto dell'arma impiegata, della distanza ravvicinata, nonché della zona del corpo della vittima presa di mira nel corso di una rapina violenta".

La pista della compravendita di droga finita male

Intanto l'ipotesi della compravendita di droga finita male prende corpo grazie a un'altra testimonianza riportata nell'ordinanza del gip. C'è un collegamento, infatti, tra Luca Sacchi e i due killer: un amico intimo del 24enne, con alle spalle precedenti per droga, sarebbe stato presente la sera il cui il ragazzo è stato ucciso e avrebbe messo in contatto lui e Anastasiya, la fidanzata, con Del Grosso e Pirino. Al momento dello sparo, racconta un testimone, questo amico era presente, ma si sarebbe allontanato "prima dell'arrivo dei carabinieri". Un altro testimone ha detto di essere stato "incaricato da Valerio Del Grosso di verificare se persone in zona Tuscolana avessero il denaro per acquistare, come convenuto, della ‘merce' e di essersi recato con suo amico in via Latina, incontrando alle 21,30 del 23 ottobre (…) "l'amico intimo" di Sacchi "al quale si presentava come inviato di Valerio".

Il mistero dello zaino di Anastasiya

In questo contesto si inserisce la scena che vede protagonista lo zaino di Anastasiya, quello zaino che, secondo le prime ricostruzioni, Pirino e Del Grosso volevano rubare. All'interno, hanno riferito alcuni testimoni, c'erano mazzette di contanti. Il ruolo della fidanzata di Luca, che sarà riascoltata dagli inquirenti, verrà probabilmente chiarito nelle prossime ore.

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