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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Luca Sacchi, i tre imputati per omicidio chiedono processo con rito abbreviato

I tre imputati per l’omicidio in concorso del venticinquenne Luca Sacchi hanno avanzato richiesta tramite i legali difensori di essere processati con rito immediato. Un procedimento inaccessibile in caso di omicidio aggravato, perché prevede come massimo della pena l’ergastolo. Spetterà al gup esprimersi.
A cura di Alessia Rabbai
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Da sinistra verso destra: Paolo Pirino, Valerio Del Grosso e Marcello De Propris
Da sinistra verso destra: Paolo Pirino, Valerio Del Grosso e Marcello De Propris
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Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris, accusati dell'omicidio in concorso di Luca Sacchi, attraverso i legali difensori hanno chiesto di essere processati con giudizio abbreviato. Si tratta nello specifico, di un procedimento alternativo al rito ordinario, che consente all’imputato di beneficiare di una riduzione della pena di un terzo rispetto a quella prevista dalla legge. Tuttavia la richiesta sarà valutata il prossimo 10 marzo dal giudice dell'udienza preliminare, che potrà dichiarare inammissibile la richiesta o portare la questione davanti alla Consulta. La legge n.33 del 2019 prevede infatti l'inapplicabilità del giudizio abbreviato in caso di reato di omicidio aggravato, perché delitto che prevede come pena massima l'ergastolo. Nel dettaglio, Del Grosso, Pirino sono accusati anche di rapina, e tutti e tre, inoltre, di detenzione di droga e possesso di arma. Ad avanzare la richiesta di processo con rito abbreviato anche Giovanni Princi e Armando De Propris, padre di Marcello. Nei loro confronti pende l'accusa di spaccio per entrambi, e per il padre di Marcello anche di possesso di arma. Luca Sacchi è stato ucciso da un colpo di pistola sparato alla testa nei pressi del John Cabot Pub nel quartiere Appio di Roma la sera dello scorso 23 ottobre.

I tre imputati per omicidio in concorso

I tre imputati per omicidio in concorso nella morte di Luca sacchi sono Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris.

Valerio De Grosso

Pasticcere 21enne e pusher di San Basilio, è il 21enne che ha premuto il grilletto della pistola sparando il proiettile che ha raggiunto alla testa e ucciso Luca Sacchi. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine, avrebbe dovuto portare i 15 chili di marijuana al gruppo degli amici di Luca, e prendere in cambio i 70mila euro. È stato proprio lui a chiamare Marcello De Propris, spacciatore che stava confezionando l'erba, dicendogli che avrebbe messo a segno una rapina.

Paolo Pirino

L'amico di Valerio Del Grosso, presente la sera del delitto al momento dello scambio della droga e dello sparo. È stato lui a noleggiare la Smart bianca con la quale andare all'appuntamento all'Appio Latino e a cambiare auto il giorno dopo l'omicidio. Secondo l'accusa avrebbe colpito Luca e Anastasiya con una spranga per farsi consegnare lo zainetto. Perquisita la sua macchina, al suo interno c'erano 31 grammi di cocaina divisa in dosi e pronta per la vendita.

Marcello De Propris

Ha procurato a Del Grosso la pistola che ha ucciso Luca Sacchi e organizzato lo scambio di droga. Del Grosso lo ha chiamato diverse volte, confidandogli il cambio di programma. "Sentime, a parte i scherzi, sto con un amico mio che conosci, bello fulminato! Ma se invece io vengo a prendeme quella cosa che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta? Vengo da te… te faccio un bel re…". E De Propris lo ha provocato dicendo che non ce l'avrebbe fatta ("Ti stai a cagà sotto").

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