L’ordinanza della Regione Lazio per uscire dall’emergenza rifiuti: Ama deve pulire Roma in 7 giorni
Con l'ordinanza emanata oggi e presentata dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, vengono messi a disposizione tutti gli impianti sul territorio regionale per accogliere i rifiuti di Roma, ma allo stesso tempo si chiede, anzi si impone ad Ama "una fortissima accelerazione su raccolta, pulizia e stazioni di trasferenza, che sono la causa del caos rifiuti che vediamo per le strade di Roma". Per assicurare la pulizia di strada e cassonetti Ama dovrà "provvedere all’immediata pulizia, raccolta dei rifiuti e disinfezione/disinfestazione in adiacenza di siti sensibili (ovvero in adiacenza di strutture sanitarie e socio-assistenziali, strutture per l’infanzia, mercati rionali, esercizi di ristorazione), da completare entro il termine di 48 ore dalla notifica della presente ordinanza". Cioè dovranno essere svuotati i cassonetti entro domenica. Il restante territorio della Capitale, invece, dovrà essere ripulito in sette giorni da oggi. Entro sette giorni, inoltre, Ama dovrà provvedere a sistemare 300 nuovi cassonetti. Ama dovrà inoltre "garantire raccolta, trasporto e lavorazioni nei propri impianti anche nei giorni festivi Assicurare la funzione di trasferenza nell’ambito del territorio di Roma Capitale verso gli impianti di trattamento, mantenendo in esercizio il sito attualmente autorizzato o individuando uno o più siti alternativi, anche di trasbordo, da avviare all’esercizio entro 15 giorni".
Gli obiettivi saranno monitorati attraverso aggiornamenti ogni tre giorni che Ama e Roma Capitale dovranno fornire alla Regione Lazio. Anche le Asl della Capitale verificheranno e monitoreranno.
L'ordinanza regionale impone ad Ama di ripulire Roma in 7 giorni
Tutti gli impianti regionali (e nello specifico AMA spa, E.Giovi – Amministrazione Giudiziaria per gli impianti TMB 1 e 2 di Malagrotta, Ecologia Viterbo srl, Rida Ambiente srl, SAF spa, Porcarelli Gino & C., Ecosystem, CSA e Acea Ambiente srl per l’impianto di termovalorizzazione) dovranno "operare con decorrenza immediata al massimo della capacità di trattamento autorizzata su base giornaliera, garantendo i trattamenti anche nei festivi, secondo le richieste che AMA spa formalizzerà, garantendo le prestazioni stabilite dalle BAT di settore al minimo di quanto stabilito nei vari flussi di trattamento agli impianti TM e TMB/TBM, con decorrenza immediata: di privilegiare la predetta capacità di trattamento con i rifiuti avente codice EER 200301 di procedere allo svuotamento delle fosse di ricezione dei rifiuti indifferenziati quando ciò sia possibile, anche in deroga a specifiche prescrizioni indicate nelle autorizzazioni integrate ambientali di ricorrere al deposito temporaneo nel rispetto di quanto previsto all’art. 183 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per necessità riconducibili all’allontanamento degli scarti a tutti gli operatori e, in particolare, ad ACEA Ambiente srl, società indirettamente controllata da Roma Capitale, di procrastinare tutte le manutenzioni programmate successivamente alla 34° settimana, tenuto conto del fisiologico calo della produzione di rifiuti nel mese di agosto ad AMA spa di attivare entro 7 giorni l’impianto mobile già autorizzato e presentare una relazione sulla situazione dello stesso ai fini dell’attuazione della presente ordinanza e per il periodo della sua durata, non sono modificate le tariffe di accesso agli impianti che pertanto rimangono invariate"
Infine AMA e Roma Capitale dovranno avviare "ogni attività amministrativa e contabile finalizzata ad assicurare la stabilità dell’azienda e dei rapporti con soggetti fornitori quali, a titolo non esaustivo: 1. approvazione dei bilanci 2017 e 2018; 2. stipula di accordi e contratti ulteriori rispetto a quelli vigenti in grado di far fronte ad ulteriori emergenze, oltre alla chiusura del TMB Salario, al momento non risolte dal giorno 11 dicembre 2018; 3. approvvigionamento di ulteriori eventuali impianti mobili". L'ordinanza rimarrà in vigore fino al 30 settembre 2019.