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Liliana Segre sarà cittadina onoraria di Roma: voto unanime dell’Assemblea capitolina

Liliana Segre sarà cittadina onoraria di Roma: lo ha deciso all’unanimità l’Assemblea capitolina oggi. La proposta, avanzata dal Pd e dalla lista civica Roma torna Roma, è stata approvata da tutti i consiglieri presenti in aula. A breve partirà l’iter per conferire l’onorificenza alla senatrice.
A cura di Natascia Grbic
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Liliana Segre sarà cittadina onoraria di Roma. La decisione è stata presa oggi dopo il voto unanime dell'Assemblea Capitolina, a breve partirà l'iter per il conferimento. La proposta è stata avanzata dalla lista civica Roma torna Roma e dal gruppo del Partito democratico. Tutti sono stati d'accordo nel dare l'onorificenza alla senatrice a vita, negli ultimi mesi al centro di una forte campagna d'odio e di numerose polemiche. La sindaca Virginia Raggi d'altronde, non ha mai nascosto la sua stima e il suo supporto per Segre, tanto da aver aderito alla manifestazione di Milano del 10 dicembre in solidarietà con la senatrice. "Non tolleriamo che l'odio e il razzismo prendano piede, e che gesti del genere rimangano nel silenzio – aveva dichiarato Raggi in quell'occasione – Tutti insieme, senza bandiere o simboli di partito, andiamo avanti a testa alta. La risposta che diamo è collettiva: l'odio non ha futuro".

Liliana Segre cittadina di Roma: "Memoria sia vaccino contro indifferenza"

Prima firmataria della mozione, la consigliera Simona Celli. "La senatrice testimonia con la sua esperienza di vita l'impegno contro l'odio e la violenza – ha dichiarato Celli in aula presentando la mozione – La senatrice Segre rappresenta un patrimonio nazionale per il suo impegno e la sua testimonianza. Ritengo che anche dalla nostra città debba arrivare un segnale forte, di valori alti che respingano l'odio, la violenza, le minacce e gli insulti. Esprimo la necessità di attivare al più presto l'iter per il conferimento della cittadinanza onoraria della città di Roma alla senatrice Liliana Segre. Concludo con una sua frase: ‘l'indifferenza è più colpevole della violenza stessa, è l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte. Succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale come vaccino contro l'indifferenza'. Chiedo a questa aula di non essere indifferente ma parte attiva contro ogni forma di discriminazione".

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