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“Liberiamo i macachi dalla Sapienza”, animalisti contro la sperimentazione animale

Dopo il servizio di ‘Striscia la Notizia’ è bufera sulla sperimentazione animale su quattro macachi custoditi nella Facoltà di Medicina e Farmacia. Si prevede un giovedì ad alta tensione, con la Facoltà blindata: da una parte la manifestazione degli animalisti, dall’altra quella dei ricercatori che difendono il loro lavoro.
A cura di Valerio Renzi
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Lo scorso 18 dicembre ‘Striscia la Notizia' ha mandato in onda due puntate sul tema ‘Sperimentazione Animale', che denunciava come, presso la Facoltà di Medicina e Farmacia della Sapienza il docente Roberto Caminiti porti avanti da diversi anni degli studi su quattro scimmie, dei macachi per la precisione, per lavorare al controllo cerebrale di protesi artificiali, per aiutare pazienti paralizzati per colpa di malattie degenerative e vascolari del sistema nervoso. Dopo il servizio, Caminiti ha risposto con un lungo articolo e un video, a cui è arrivato poi una nuova replica di Striscia il 24 gennaio. Un servizio che ha fatto andare su tutte le furie gli animalisti, che per il prossimo giovedì 5 febbraio il Partito Animalista Europeo ha convocato una manifestazione all'esterno del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia, a cui hanno aderito diverse altre sigle del mondo animalista.

"All’interno dell’Università di Roma, il prof. Caminiti dispone di quattro primati, costretti a vivere in gabbie metalliche, con un perno conficcato nel cranio, e sottoposte ad esperimenti al cervello da anni – denunciano quelli del Partito Animalista – Il video è un' ulteriore prova del gravissimo stato di tortura in cui i primati versano, dal momento che appare evidente come gli animali siano immobilizzati a livello del bacino, e costretti con dei grandi collari che ne impediscono i movimenti". Una giornata ad alte tensione quindi, con la facoltà blindata dalle forze dell'ordine e una contro-manifestazione annunciata da specializzandi e ricercatori, determinati a difendere il loro lavoro, rispedendo al mittente le accuse di torture sugli animali. Ma i medici sono pronti soprattutto a difendere le ragioni del loro lavoro, che tenta di trovare un sollievo e una cura per malattie neurodegenerative come l'alzheimer e il parkinson.

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