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Le uova si schiudono e nascono due piccoli falchi pellegrini: il nido su un ex inceneritore

La natura è meravigliosa: una coppia di falchi pellegrini ha scelto una cassetta nido posta per lei sull’ex inceneritore di Ponte Malnome, per deporre le uova dalle quali sono nati due piccoli vispi e in salute. I due esemplari adulti vivono nella Valle Galeria da quindici anni.
A cura di Alessia Rabbai
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Falchi pellegrini nati sull'ex inceneritore della Valle Galeria (Foto di Giacomo Dell'Omo presidente Ornis)
Falchi pellegrini nati sull'ex inceneritore della Valle Galeria (Foto di Giacomo Dell'Omo presidente Ornis)

Le uova deposte sull'ex inceneritore di Ponte Malnome si sono schiuse. Dalla covata sono nati due piccoli di falco pellegrino, che con i loro occhi vivaci scrutano dall'alto la Valle Galeria. Due su quattro, ma è un buon risultato: i piccoli, di circa 600 grammi, stanno bene e sono molto attivi. Delle restanti uova presenti nel nido, uno è risultato infecondo, mentre l'altro è scomparso. La storia dei genitori dei due falchetti abitanti della Valle Galeria risale a quindici anni fa, quando la coppia aveva costruito il suo nido sulla vecchia ciminiera dismessa della Raffineria Pantano di Grano, ma nel 2018 è stata completamente smantellata, così come la casetta dei due falchi adulti.

La coppia di falchi della Valle Galeria

Di esemplari di Falco pellegrino ne esistono solo 500 distribuiti in tutto il centro e nord Italia, per evitare che si perdesse questa ricchezza di biodiversità nella Valle, l’ornitologo Roberto Scrocca e Alessia De Lorenzis della Lipu Oasi di Castel di Guido, hanno chiesto all’associazione Ornis Italia di far mettere una cassetta nido su un’altra ciminiera, quella appunto dell’ex inceneritore ospedaliero a Ponte Malnome, spento dal 2015. Ama ha accolto la richiesta fatta dal presidente Ornis Giacomo Dell’Omo e il 2 marzo 2019 è stata posizionata una cassetta nido su uno dei terrazzini della ciminiera. Poi a fine gennaio 2020 la lieta notizia: la coppia ha deciso di utilizzare il nuovo nido.

La Valle Galeria vessata da cinquant'anni di inquinamento

"La Valle Galeria vessata da cinquant'anni anni di inquinamento con un carico impiantistico insostenibile e i progetti infausti di discariche ed altri impianti in corso – ha spiegato Emanuela D'Antoni del Comitato Valle Galeria Libera – ci riserva delle sorprese così meravigliose che ci danno la forza di continuare in questa infinita battaglia per la difesa del territorio di cui è importante e imprescindibile sia la sua tutela e la sua conservazione".

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