Le telecamere ‘incastrano’ 15 ultras del Feyenoord responsabili incidenti a Roma
Sono quindici i supporter del Feyenoord che potrebbero finire sotto accusa per gli incidenti scoppiati a Roma lo scorso 19 febbraio, in particolare a piazza di Spagna. Ad individuarli sono stati gli agenti della polizia di Rotterdam, che ha messo ben 20 investigatori ha passare al vaglio foto e video che hanno catturato i responsabili degli atti di vandalismo e degli scontri con le forze dell'ordine verificatisi nel centro della città. Le foto dei tifosi, fa sapere la polizia della città olandese, "verranno diffuse prima all'interno del corpo di polizia e poi, se necessario, all'esterno, come accade in casi simili". Le 15 persone già individuate sono stare riconosciute dalle immagini fornite dalla polizia italiana, caricate sui social network o sul sito della polizia olandese, a seguito dell'appello di programmi televisivi come Opsporing Verzocht (una sorta di ‘Chi l'ha visto?'). "Tifosi del Feyenoord che credono di aver commesso degli illeciti a Roma – conclude il comunicato della polizia – possono anche autodenunciarsi alla polizia. Un 26enne di Apeldoorn l'ha già fatto, ora la polizia sta indagando sul suo ruolo".
Il sindaco Marino, dopo la visita di un gruppo di studenti olandesi che hanno consegnato i fondi da loro raccolti per il restauro della Barcaccia, ha annunciato l'intenzione di raccogliere i potenziali donatori in un solo progetto "che possa riportare amicizia tra Italia e Olanda". "Il governo olandese già si era espresso affermando di non volersi assumere responsabilità dei danni commessi da alcune centinaia di cittadini olandesi – ha detto anche Marino – D'altra parte c'è stata una risposta non governativa, della società civile, che è stata prontissima ed emozionante perché non si è riconosciuta in quei barbari e ha deciso di donare risorse economiche alla città". E sui tifosi resisi responsabili di atti di vandalismo Marino si è augutato che non abbiano "diritto di cittadinanza né Italia né in Olanda"