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Le spiagge del Lazio invase da dischetti di plastica: si indaga per capire da dove vengano

Decine di migliaia di dischetti di plastica hanno invaso le spiagge del Lazio, ma segnalazioni arrivano anche dalla Toscana e dalla Campania. L’allarme delle associazioni ambientaliste, si indaga per capire cosa siano e da dove vengano.
A cura di Valerio Renzi
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Foto scattata sulla spiaggia di Anzio
Foto scattata sulla spiaggia di Anzio

Migliaia di dischetti di plastica stanno invadendo le spiagge del Lazio, ma sono stati avvistati anche a Capri e in Campania. Sembrano cialde del caffé ma non lo sono, nessuno sa da dove vengono né è ancora riuscito a capire cosa siano. Tanto che, dopo le denunce di diversi comitati e organizzazioni ambientaliste, è stato aperto un fascicolo da Arpa per chiarire di cosa si tratti. 

Clean Sea Life, che si occupa di tutela ambientale, ha documentato il fenomeno e allertato le istituzioni a cominciare dalla Regione Lazio, la Capitaneria di Porto e i carabinieri."Sono tantissime le segnalazioni che giungono un po’ da tutte le coste del Lazio. Dal comune di Fiumicino fino al confine con la Toscana sono apparsi misteriosi dischetti di plastica forati, di colore bianco, trovati anche sulle spiagge di Montalto e Tarquinia", si legge in una nota di Sea Life.

"Stiamo lavorando con gli oceanografi per cercare di risalire al punto di origine dello sversamento – rende noto ancora l'organizzazione – ancora non sappiamo cosa possa essere, a prima vista sembrerebbero la parte superiore delle cialde da caffè". E invece "la cosa più probabile è che siano dischetti impiegati nei sistemi di trattamento biologico delle acque (come i sistemi MBBR Moving Bed Biofilm Reactor o reattore a biomassa adesa a letto mobile): sono i supporti dove crescono i batteri che depurano l’acqua, assimilandone i nutrienti".

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