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Le monetine di Fontana di Trevi non andranno più alla Caritas: rivolta contro Virginia Raggi

Dal primo aprile prossimo le monetine raccolte dalla Fontana di Trevi non andranno più alla Caritas, ma resteranno nelle casse di Acea. Critiche per Virginia Raggi, che per domani ha chiesto una riunione in cui chiederà chiarimenti in merito alla nuova modalità di raccolta delle monetine gettate dai turisti all’interno della fontana.
A cura di Enrico Tata
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Fontana di Trevi, Roma (Getty).
Fontana di Trevi, Roma (Getty).

Dal prossimo primo aprile le monetine che i turisti gettano nella Fontana di Trevi non andranno più alla Caritas, ma resteranno nelle casse di Acea, la municipalizzata che gestisce la rete idrica di Roma. Contro questa decisione si è scagliato fin da subito il sindaco che mise in campo questa misura, cioè Francesco Rutelli. "Più di 20 anni fa mi accordai con don Luigi di Liegro, il profetico animatore della Caritas romana. All'epoca "c'era un caos inaccettabile: piccoli lazzaroni che si litigavano le monetine considerate res nullius, ovvero: il primo che arriva ed più aggressivo se le prende. E il più aggressivo era un certo ‘D'Artagnan', che aveva accumulato centinaia di verbali, mai pagati, dei Vigili Urbani. Con un particolare: Fontana di Trevi è un capolavoro universale, da tutelare e proteggere, e non da lasciare in balia di piccola delinquenza. Quindi adottammo una tecnica semplice: l'Acea ripuliva periodicamente la Fontana, raccoglieva le monetine e i volontari della Caritas censivano il denaro e lo destinavano, con resoconti precisi, alle attività benefiche", ha spiegato all'AdnKronos l'ex sindaco.

Attaccano la Raggi anche il Partito democratico della Capitale, il segretario regionale del partito Bruno Astorre e anche la stessa Caritas, che sulla propria pagina Facebook si è così espressa: "Ringraziamo tutti coloro che hanno espresso fiducia alla Caritas – agli oltre 5mila volontari e 300 operatori impegnati ogni giorno in 51 opere-segno (mense, ostelli, comunità alloggio, case famiglia, ambulatori medici, servizi domiciliari, centri di ascolto nelle carceri) e 145 centri di ascolto parrocchiali – e per il sostegno che continuerete a manifestare. Da parte nostra vi assicuriamo che l'impegno per la giustizia e la dignità di coloro che soffrono continuerà più deciso che mai, forte anche delle vostre bellissime parole. Grazie, il vostro sostegno ci rincuora". Stando a quanto si apprende, Virginia Raggi avrebbe deciso di monitorare in prima persona il nuovo iter e per domani avrebbe convocato una riunione in cui chiederà chiarimenti sulla modalità di raccolta delle monete.

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