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“Le Carré Français”: il ritrovo romano dei sostenitori di Marine Le Pen

A Roma un fitto intreccio tra affari e politica, tra imprenditori francesi provenienti dagli ambienti dell’estrema destra, attualmente al servizio di Marine Le Pen, e i ‘camerati’ italiani. Come e perché la destra francese sta trovando una nuova casa nella capitale.
A cura di Redazione Roma
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Frédéric Chatillon nella foto profilo sul suo account Twitter.
Frédéric Chatillon nella foto profilo sul suo account Twitter.

Per la Roma che conta e che vota a destra "Le Carré Français" è una tappa obbligata. Qui si tifa Marie Le Pen, e non potrebbe essere altrimenti visto che i due proprietari, Jildaz Mahé 
e sua moglie Florence Lagarde, vengono da quel mondo. Ma ai tavoli del locale si vede spesso il primo ambasciatore del lepenismo in Italia, Frédéric Chatillon, tra i fondatori del Gud (Groupe unione e defense), storica formazione del neofascismo francese attiva dagli anni '70. Sul suo profilo Twitter si nota la localizzazione dei suoi affari, Parigi-Mosca-Damasco, come fossero tappe di un film di Le Carré. In realtà, dal 2014 Chatillon è spesso anche a Roma, dove ha aperto una società di comunicazione, la Riwal Italia.

Chantillon è l'uomo di Marine Le Pen a Roma: fisico da lottatore, una passione per i sigari, destra estrema e affari. Tanti e anche molto, molto chiacchierati. Il suo nome è finito nei Panama Papers e in Francia c'è un'inchiesta aperta che ipotizza sul suo capo riciclaggio internazionale con i soldi versati dal Front National per la comunicazione delle ultime campagne elettorali. Con la sua“Riwal”, sezione francese, nel 2012 si è occupato della campagna presidenziale di Marine Le Pen, di cui era compagno d’università. Le Carré Francais Srl , di cui Jildaz Mahé è unico socio e amministratore delegato, ha sede legale a Parigi, al numero 23 di rue Béranger, nel quartiere di Boulogne-Billancourt. Secondo la giornalista Marine Turchi qui a sede lo studio di Philippe Pennique, anche lui ex militante del Gud e amico di vecchia data di Chatillon.

Chantillon viene dal Gud (Groupe unione e defense), un gruppo della destra neofascista francese da dove è passato anche il proprietario de Le Carré Français. Un gruppo di militanti, e poi di imprenditori, che ha dato vita a una fitta rete dove amicizia, politica e imprenditoria diventano inestricabili, tutti alla corte di Marine Le Pen. Quando le era stato chiesto dei suoi rapporti con Chatillon Marine le Pen, lo aveva definito un "prestatore di servizi". Chantillon è molto di più. Insieme a Nicolas Crochet, che ha stilato il programma economico del Fn ed è un noto imprenditore. Recentemente è stato accusato dalla giustizia francese di aver realizzato un giro di fatture false e società offshore per far uscire dalla Francia 316mila euro di proprietà di Riwal, per reinvestirli nella società di un amico con sede a Singapore. La domanda che in molti si pongono in Italia è: Chantillon sta lavorando nel mondo della comunicazione in Italia ma per quali clienti?

Il locale di Prati ha una sorta di spin-off al Rione Monti: Le Carré Monti, gestito da Chiara Del Fiacco, la compagna italiana di  Sébastien de Boëldieu.  I due sono organici a Casa Pound Italia, e il locale è diventato un punto di ritrovo per i militanti neofascisti. Tra i soci della Biriribi Srl compaiono oltre a Del Fiacco anche Domenico Di Tullio, avvocato di Cp, e i francesi Pierre Simoneau e Thibaut Baladier, entrambi provenienti dall'ambiente del Gud.

Con un'attitudine tipica dell'estrema destra i piani si intersecano: gli affari e la politica, i salotti con i professionisti e la militanza di strada più dura. Un meccanismo che ha avuto come chiave l'arrivo in città di un gruppo di ‘camerati' dalla Francia. A contatto con loro Casa Pound passa da essere un movimento per lo più giovanilista, a strutturarsi come piccolo ma ambizioso partitino. E il leader indiscusso Gianluca Iannone si mette in affari, anche lui nel settore della ristorazione, rilevando l'Osteria da Angelino, che presto apre succursali a Milano, Malaga e in Perù. Del ristorante romano è socio, guarda caso, un altro francese arrivato con de Boëldieu nella capitale, Pierre Simoneau che abbiamo incontrato già come socio del Carré Monti.

De Boëldieu, stessa generazione di Iannone, è stato presidente dell'associazione Solidarité Identités, onlus che si occupa soprattutto di sostenere la guerriglia del popolo Karen in Birmania, dove gli attivisti di estrema destra si recano regolarmente. Un'attività in cui è in prima fila anche Casa Pound, con l'associazione di Franco Nerozzi  ‘Popoli'. Nerozzi è stato condannato a un anno e quattro mesi per aver reclutato mercenari per un fallito colpo di stato alle isole Comore, avventura che condividerà con alcuni neofascisti d'Oltralpe. In Birmania si recano dalla fine degli anni '70 i militanti francesi del Gud e non solo, addestrandosi e combattendo. Probabilmente è così che si conoscono. In questo angolo di Birmania, riconosciuto come snodo del traffico di droga, diamanti e armi, e dove si combatte un conflitto misconosciuto, si cimenta il rapporto tra un gruppo di camerati francesi di diverse generazioni, ora gravitanti alla corte di Marine Le Pen, e il movimento con casa a via Napoleone III.

Di Carlo Mattei

      Valerio Renzi

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