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Lavori bloccati sul viadotto della Magliana: “Manca un pezzo”. E ogni giorno il traffico è in tilt

Dopo cinque mesi dall’inizio dei lavori una parte del viadotto della Magliana è ancora aperta con restringimento di carreggiata e ancora non c’è una data ufficiale per la fine del cantiere. Secondo le opposizioni perché “non è stato ancora consegnato un corrimano d’acciaio”.
A cura di Enrico Tata
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Foto LaPresse
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Cantieri fermi sul viadotto della Magliana perché, denunciano le opposizioni, "non è stato ancora consegnato un corrimano d'acciaio". Dopo cinque mesi dall'inizio dei lavori una parte del viadotto è ancora aperta con restringimento di carreggiata e ancora non c'è una data ufficiale per la consegna. In pratica, spiega il presidente della Commissione Trasparenza in Campidoglio, Marco Palumbo (Pd), "manca un corrimano di acciaio, che ancora non è stato consegnato alla ditta che ha vinto l'appalto per la messa in sicurezza del viadotto della Magliana. Quindi il cantiere, che si protrae ormai da agosto, non può essere ancora chiuso". Polemica anche la consigliera Rachele Mussolini della lista Civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale: "Ritardi, scadenze puntualmente rinviate e mobilità nel caos più totale. La storia dei lavori sul viadotto della Magliana è la riconferma dell'incapacità della giunta Raggi. Vorrei soltanto sapere per quanto ancora i romani saranno gli unici a farne le spese. Intanto, giorno dopo giorno, automobilisti e pendolari continuano a essere costretti ad affrontare disagi che non si si limitano solo agli imbottigliamenti causati dal traffico provocato da chi percorre il viadotto". In questo modo, spiega ancora Mussolini, "si continua a bloccare un intero quadrante cittadino, creando file interminabili che arrivano addirittura a intasare la via del Mare e la aree di viale Marconi e piazzale Meucci". Comunque è "inutile aspettarsi chiarimenti dall'assessora ai Lavori Pubblici: ogni volta che accenna alla conclusione dei lavori il termine degli stessi slitta. E questo dal 21 agosto è già accaduto cinque volte".

"La Capitale d'Italia appesa a un tubo, bloccata da un corrimano d'acciaio. Sarebbe da ridere, se non fosse vero e drammatico, che da mesi un intero quadrante della città e migliaia di persone sono costrette a vivere l'incubo del viadotto della Magliana mentre la sindaca Raggi pianifica funivie e alambicca ricette con nuove tasse green", scrive invece in una nota il segretario regionale del Partito democratico Lazio, Bruno Astorre. "Una vicenda incredibile di fronte alla quale, esclusa ogni responsabilità degli uffici comunali, la Raggi si è di nuovo girata dall'altra parte evitando di dare informazioni e di pianificare interventi utili per evitare ai romani di restare ostaggio di un tubo", conclude il senatore dem.

Montella (M5s): "Lavori ultimati entro gennaio 2019"

Alle critiche su Facebook risponde la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Monica Montella: "I rallentamenti riscontrati non sono, in alcun modo, imputabili al Campidoglio, bensì all’impresa aggiudicataria dell’appalto che ha avuto problemi nel reperire un corrimano d’acciaio dalla ditta fornitrice.  Un ritardo per cui Roma Capitale ha celermente chiesto e ottenuto l’applicazione delle sanzioni stabilite nel contratto di aggiudicazione stipulato tra l’Amministrazione capitolina e la ditta responsabile dei lavori, che sta pagando penali ammontanti a circa 700 euro al giorno. Come riferitoci oggi in Commissione trasparenza dai tecnici del Dipartimento SIMU, i lavori per la messa in sicurezza del Viadotto saranno ultimati entro il 30 gennaio 2019".

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