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Lavoratori di Fiumicino denunciano misure di sicurezza: ancora sequestri di mezzi non a norma

I sindacalisti Usb insieme ad alcuni lavoratori dell’aeroporto di Fiumicino, hanno organizzato un altro picchetto per chiedere il reintegro di Jacopo, il lavoratore licenziato dopo aver denunciato le scarse misure di sicurezza applicate durante alcune operazioni prima dei voli. Sono tornati dopo aver saputo che nuovi mezzi erano stati sequestrati.
A cura di Natascia Grbic
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"Rimarremo qui per mesi se serve, finché non reintegrano Jacopo sul posto di lavoro". Il sindacato USB ha organizzato un altro picchetto in favore di Jacopo, l'operaio addetto al carico scarico bagagli licenziato dopo aver denunciato le scarse misure di sicurezza in vigore all'aeroporto di Fiumicino. Vere e proprie mancanze che non solo mettono in pericolo i dipendenti, ma anche i passeggeri. Dopo la denuncia di Jacopo, la Asl ha sequestrato i mezzi utilizzati dai lavoratori. Nella seconda ispezione, quelli usati dai passeggeri. "Non abbiamo intenzione di mollare – ha dichiarato Jacopo a Fanpage.it – Non solo perché mi devono far tornare al lavoro, ma perché qui è in gioco la sicurezza di tutti". Secondo quanto denunciato da Usb, questa mattina gli addetti alla sicurezza dell'aeroporto di Fiumicino hanno impedito ai sindacalisti l'ingresso a Leonardo Da Vinci. Per questo sono rimasti all'esterno dell'aeroporto.

Jacopo è stato licenziato da circa un mese dall'Aviation Service, una delle aziende che all'aeroporto di Fiumicino Leonardo Da Vinci si occupa di servizi aeroportuali. Lavorava con loro dal 2012. Formalmente è stato mandato via per un ritardo di 40 minuti sul carico scarico bagagli, cosa che ha ritardato inevitabilmente il volo. Ma Jacopo aveva denunciato, solo qualche giorno prima, il mancato rispetto delle regole di sicurezza sul lavoro. Un pericolo non solo per i lavoratori, ma anche per i passeggeri stessi. "A bordo dei mezzi meccanici gli estintori erano scarichi, i nastri che portano nella stiva dell'aereo, a 3-4 metri di altezza, non avevano i parapetti obbligatori, ma soprattutto mancavano i pulsanti di arresto per emergenza – ha raccontato Jacopo – Come se non bastasse non c'erano neanche quelli che noi chiamiamo ‘tacchi' ovvero il blocco delle ruote". Secondo quanto riporta Usb, gli incidenti sul lavoro sono nell'ordine del giorno a Fiumicino, e a volte sono anche molto gravi. Come quello che nel 2012 ha fatto perdere la vita a Giorgio Monzi, anche lui operaio addetto al carico scarico merci.

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