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Lavoratori bengalesi del McDonald’s senza stipendio da mesi: occupato ispettorato del Lavoro

Oggi alle 11 i lavoratori che si occupano della pulizia notturna del McDonald’s hanno fatto un presidio a Tor Pignattara, proprio davanti un negozio della catena. Dopo, hanno occupato insieme ai sindacalisti di Usb l’ispettorato del Lavoro, che ha convocato per venerdì un incontro con le aziende che non hanno erogato gli stipendi.
A cura di Natascia Grbic
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‘Dov'è il nostro stipendio?', ‘Basta ricatti, basta lavoro nero' e ‘Italia esistono ancora le leggi sul lavoro', sono solo alcune delle frasi che si sono lette oggi alla manifestazione dei lavoratori di nazionalità bengalese che, durante la notte, puliscono i McDonald's di Roma. Sono arrivati al grido di ‘schiavi mai' insieme al sindacato Usb che li sta supportando nella vertenza avviata per ricevere il pagamento degli stipendi arretrati, mai corrisposti dalla vecchia società per cui lavoravano. Questa mattina, a partire dalle 11, si sono trovati davanti al McDonald's di Tor Pignattara per protestare contro la mancata ricezione dei salari, e per denunciare le loro condizioni contrattuali, che prevedono un orario di lavoro part-time sulla carta, che però nella realtà si traducono in 48 ore di lavoro settimanale. Una parte pagata in chiaro, una parte a nero.

Puliscono i McDonald's ma senza stipendio: "Come facciamo a mangiare?"

"Abbiamo dovuto chiedere di inviarci soldi dal nostro paese per poter mangiare, come possiamo andare avanti così?", denuncia un lavoratore. La società con cui lui e gli altri impiegati erano assunti – la Angel Service – e che aveva l'appalto per le pulizie del McDonald's, se n'è andata ad aprile e non ha pagato gli stipendi ai suoi dipendenti da dicembre ad aprile. Una situazione insostenibile per queste persone che, anche se ora sono state assunte dalla nuova azienda che si occupa della pulitura della catena, per cinque mesi non hanno visto i soldi che gli spettano. E che rischiano di non vederli mai. "Qui non c'è solo il lavoro povero, c'è anche il ricatto continuo che queste persone sono costrette a subire – spiega Guido Lutrario dell'Usb – Perché per loro protestare significa mettere a repentaglio lo status giuridico di permanenza in Italia. E in questo modo diventano oggetto di questa azione selvaggia da parte delle aziende".

Dopo il presidio a Tor Pignattara, occupato l'ispettorato del Lavoro

Subito dopo il presidio, i lavoratori e i sindacalisti di Usb hanno occupato l'ispettorato al Lavoro a Casal Bertone, dove sono stati ricevuti dalla direttrice e dai funzionari. Che hanno quindi convocato per venerdì 7 giugno un incontro con le due aziende che non hanno pagati gli stipendi. "La direttrice ha riconosciuto che questa è una situazione molto diffusa – continua Lutrario – Non solo nella città, ma anche nel sistema degli appalti McDonald's. Ci ha detto che non siamo stati i primi a segnalare questa situazione, e che anche con altre ditte che svolgono altre funzioni per McDonald's, come ad esempio la manutenzione, si sono verificati casi analoghi".

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Giornalista dal 2013, redattrice alla cronaca di Roma di Fanpage dal 2019. Ho lavorato come freelance e copywriter per diversi anni, collaborando con vari siti, agenzie di comunicazione e riviste. Laureata in Scienze politiche all'Università la Sapienza, ho frequentato nel 2014 la Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso.
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