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L’autista non lo fa salire perché “immigrato”, ma Mimma si ribella: “Questo è razzismo”

La vicenda è avvenuta davanti all’occupazione di via del Caravaggio. Protagonisti un uomo di mezza età di origine nord africana e la signora Mimma, 81 anni, che si è ribellata a quello che ha giudicato un gesto di razzismo. Ora Atac ha inviato un’indagine per appurare cosa sia accaduto e il comportamento del conducente.
A cura di Redazione Roma
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In via del Caravaggio si trova il palazzo occupato da centinaia di famiglie che, secondo la lista compilata dalla Prefettura di Roma, dovrebbe essere il prossimo a essere sgomberato. Da qualche tempo la fermata della linea 716 di Atac proprio di fronte lo stabile è stata soppressa, per "pericolo caduta oggetti pesanti". Ma non tutti lo sanno, così in tanti continuano per abitudine ad aspettare alla pensilina. Tra loro la signora Mimma che si trova ad aspettare il bus qualche giorno fa con un signore di origine nord africana uscito proprio dall'occupazione. L'uomo, vedendo la signora attendere sotto il sole, controlla il tempo di arriva dell'autobus sull'apposita app e la invita a mettersi all'ombra promettendogli di avvertirla quando il mezzo fosse stato ormai in arrivo. Così vanno le cose ma, al momento del passaggio del 716, il conducente si sarebbe fermato alla fermata soppressa solo per far salire la signora lasciando fuori con pretestuose motivazioni l'uomo. Ma Mimma, 81 anni, si ribella e impone al conducente di farlo salire: "O sale anche lui o io rimango qua".

La vicenda, che secondo quanto confermato dall'azienda capitolina del trasporto pubblico è ora oggetto di un'indagine interna, è stata raccontata dalle pagine del quotidiano la Repubblica dalla giornalista Federica Angeli. "L'autista ha spalancato la porta anteriore e ha intimato: la signora sì ma tu no' – racconta la donna alla cronista – Io mi sono sentita morire in quel momento e tutto quello che sono stata capace di dire è stato: ‘guardi che il signore è con me, quindi se salgo io viene anche lui'. E così ci ha lasciato salire entrambi. Se ripenso a quella scena mi viene ancora da piangere dalla rabbia. Ma come si può nel 2019 assistere a queste scene pietose di razzismo?".

Sull'episodio si è interrogata anche la politica, con l'intervento della consigliera della Regione Lazio Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti: "L’episodio alla fermata del 716 di viale del Caravaggio, è insieme desolante e preoccupante, sintomo di un razzismo ormai fatto di azioni quotidiane e fuori controllo. Bene ha fatto la signora presente alla fermata a pretendere che l’autista facesse salire sul bus anche quell’uomo, ma è evidente che la reazione non può essere lasciata ai singoli cittadini. Chi è deputato a vigilare affinché questi episodi non si verifichino deve fare il massimo per prevenirli, inoltre chi ci governa dovrebbe dare il buon esempio anziché mettere in scena quotidianamente la politica dell’odio e della cattiveria”.

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