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L’attore Paolo Romano: “Un Posto al Sole è in pausa? Porto la spesa agli anziani in difficoltà”

L’attore, che vive nel quartiere di Montesacro a Roma, è noto al grande pubblico soprattutto per l’interpretazione del magistrato Eugenio Nicotera nella soap opera “Un Posto al Sole”. Con gli spettacoli teatrali e le riprese ferme, si dà da fare come volontario. “La cosa bella di questa iniziativa è che è nata dal basso, è ciò che mi rende davvero felice e orgoglioso”.
A cura di Redazione Roma
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"La cosa bella di questa iniziativa è che è nata dal basso, è ciò che mi rende davvero felice e orgoglioso. La rete si è creata spontaneamente ed è stata sin da subito estremamente concreta, non è stata una cosa solo pour parler. E adesso siamo in 200 ad aiutare le persone in questo momento difficile, portando loro la spesa a casa e confortando chi si trova in difficoltà". A parlare a Fanpage.it è Paolo Romano, attore con alle spalle una lunga carriera teatrale e televisiva, ma noto al pubblico soprattutto per interpretare il magistrato Eugenio Nicotera nella più longeva soap opera italiana Un Posto al Sole, di cui stanno andando in onda le repliche per colpa proprio del coronavirus. Torinese di nascita, ma romano di adozione, vive a Montesacro in III Municipio. Dall'inizio della pandemia da coronavirus, Romano si è attivato insieme alle associazioni del quartiere per portare la spesa a casa delle persone che non possono uscire, andando a fare la fila al supermercato al posto loro ogni volta che hanno bisogno di qualcosa.

"Quando è iniziata questa storia del coronavirus ero in tournée a teatro, e ci hanno fatto rientrare a Roma – racconta l'attore – Ho cominciato a pensare a quante persone non sono indipendenti, soprattutto alle persone anziane che vivono condizioni di estrema fragilità. Ho scritto a tutte le associazioni, dalla Croce Rossa alla Protezione Civile, e poi sulle pagine Facebook del quartiere per chiedere come aiutare. Dei ragazzi del quartiere mi hanno mandato un link e mi sono iscritto, e con mia grande felicità è la cosa che sto facendo di più". E aggiunge: "Sono rimasto in città, era la cosa giusta da fare. Questo momento difficile di pandemia potrebbe portare a una nuova coesione tra le persone, a una maggiore partecipazione della vita collettiva, cosa che negli ultimi anni si era un po' persa".

Paolo Romano sta partecipando a un progetto che si chiama Terzo a Domicilio, nato dall'unione delle forze di Grande Come Una Città, Csa Astra, Brancaleone e l'associazione Nonna Roma. "Abbiamo un nucleo di una decina di ‘responsabili' che si occupano di lavoro di desk, contatto, ricezione chiamate, organizzazzione e logistica. La risposta è stata immediata e larga e attualmente abbiamo 250 volontari provenienti da tutto il territorio del III municipio – spiega Simona de Gennaro – Portiamo la spesa a domicilio più di 50 persone fra anziani, disabili, immunodepressi o persone sottoposte al provvedimento di isolamento domiciliare. Forniamo inoltre un servizio di sostegno psicologico gratuito a distanza e consulenze di orientamento per lavoratori e cittadini". Dalla scorsa settimana i volontari hanno iniziato, in collaborazione con i servizi sociali del III Municipio, a consegnare aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà: "Lo scorso sabato abbiamo raggiunto 30 famiglie, domani ne porteremo altri 45". Alla rete si è aggiunta poi la libreria Bookish: con gli aiuti alimentari viene donato anche un libro, garantito dall'iniziativa "un libro sospeso".

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