66 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Latina, spari nella roccaforte dei Di Silvio: arrestato figlio di ‘Patatone’, killer del clan

È stato arrestato questa mattina Ferdinando Di Silvio detto ‘Pescio’, figlio di Costantino detto ‘Patatone’, uno degli esponenti più in vista del clan nonché killer in carcere per l’omicidio di Fabio Buonamano detto ‘Bistecca’. Il ragazzo è accusato di aver sparato alcuni colpi di arma da fuoco, che però non hanno colpito nessuno.
A cura di Natascia Grbic
66 CONDIVISIONI
Foto Sestini per Polizia dello Stato
Foto Sestini per Polizia dello Stato

Un ragazzo di 18 anni è stato arrestato dalla polizia a Latina. Si tratta di Ferdinando Di Silvio, detto ‘Pescio', accusato di aver sparato alcuni colpi di arma da fuoco questa notte dalla sua abitazione di Latina, in via Moncenisio. Il ragazzo è il figlio di Costantino detto ‘Patatone', esponente del clan che dieci anni fa ha ucciso Fabio Buonamano, detto ‘Bistecca'. Nell'abitazione accanto, abitano i parenti di Giuseppe alias ‘Romolo', anche lui in carcere per l'assassinio di Buonamano. Inizialmente si era pensato a un avvertimento, a qualcuno che era andato nel quartiere Gionchetto – roccaforte dei Di Silvio – per mandare un segnale. Dopo qualche ora e una breve indagine da parte della Polizia di Stato, si è capito che a sparare era stato il 18enne. Il giovane è stato arrestato, a quanto si apprende ci sarebbero altri indagati. Le forze dell'ordine stanno cercando di scovare l'identità della persona destinataria delle pallottole.

L'assassinio di Fabio Buonamano a Latina

Non è rimasto ferito nessuno dai proiettili che sarebbero stati sparati dal diciottenne. Una pallottola si sarebbe conficcata nell'abitazione di un privato, completamente estraneo ai fatti, ma nessuno è stato colpito dai proiettili dell'arma. La polizia ha cercato di chiedere ai Di Silvio e ai residenti cosa fosse successo nella notte, ma tutti hanno risposto di non aver visto nulla. Il 18enne Ferdinando è il figlio di Costantino detto ‘Patatone', che al momento sta scontando una condanna definitiva a vent'anni di carcere per l'omicidio di Buonamano. Il movente del delitto non fu mai chiarito: secondo alcuni si trattava di una vendetta per l'assassinio del padre Ferdinando, saltato in aria nel 2003 mentre accendeva la macchina, secondo altri di una lite finita in tragedia per un problema di soldi.

66 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views