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Latina, nuovo sequestro papaveri d’oppio: la droga dei braccianti indiani per sopportare la fatica

Sequestrati alla stazione di Aprilia cinque chili e mezzo di bulbi essiccati di papavero da oppio. Masticati o utilizzati per infusi, sono utilizzati dalla numerosa comunità di braccianti Sikh stabilitasi da anni nell’Agro Pontino per sopportare la fatica dello sfruttamento nei campi imposto dai caporali.
A cura di Redazione Roma
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Un nuovo sequestro di bulbi di papavero da oppio è avvenuto in provincia di Latina, questa volta ad Aprilia dove i carabinieri hanno fermato lo scorso martedì 10 settembre un cittadino di nazionalità indiana di 55 anni nel corso di un apposito servizio di contrasto al traffico di stupefacenti. L'uomo è stato intercettato dai militari all'interno della stazione ferroviaria della cittadina dell'Agro Pontino. All'interno di un borsone trasportava cinquanta buste con all'interno cinque chili e mezzo di bulbi. Lo stupefacente è stato sequestrato e l'uomo arrestato con l'accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 55enne si trova ora nel carcere di Latina a disposizione dell'autorità giudiziaria.

I papaveri da oppio essiccati erano destinati alla numerosa comunità di braccianti indiani che risiede ormai da anni nell'Agro Pontino. I bulbi, masticati o utilizzati per fare degli infusi, sono utilizzati dai braccianti per resistere alla fatica del lavoro nei campi, un lavoro spesso gravemente sfruttato. E proprio la comunità sikh della provincia di Latina è stata protagonista di imponenti scioperi e mobilitazioni per chiedere migliori condizioni di lavoro organizzati assieme alla Flai CGIL. Ed è stato proprio il sindacato a denunciare più volte la diffusione di sostanze stupefacenti. È del 2014 il dossier "Doparsi per lavorare come schiavi", che già denunciava questa nuova frontiera dello sfruttamento: l'utilizzo di sostanze come i bulbi dell'oppio qui non è connesso a momenti ludici, ma alla necessità di dover sopportare turni di più di dieci ore, settimane di lavoro senza riposo, condizioni di vita durissime.

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