Latina, muore a 31 anni dopo un’operazione per dimagrire: inchiesta per omicidio colposo
Sono 25 i medici e gli infermieri che rischiano di finire sotto processo con l'accusa di omicidio colposo, per la morte di Sara Roncucci, deceduta lo scorso 27 dicembre nella casa di cura Habilita di Ciserano di Zingonia, in provincia di Bergamo, lasciando due figli piccoli. Il calvario della donna, 31 anni residente nel capoluogo pontino, era iniziato lo scorso 2 settembre, quando si era sottoposta ad un intervento di bypass gastrico per perdere peso all'ospedale ‘Le Scotte' di Siena.
Dimessa dopo una settimana era tornata a casa e qui accusa gravi dolori addominali accompagnati da vomito. Trasportata all'ospedale di Latina viene dimessa con la prescrizione di antidolorifici, senza ulteriori approfondimenti.. Dopo pochi giorni torna in ospedale ma questa volta le sue condizioni precipitano velocemente: va in arresto cardiaco e i medici sono costretti a rianimarla, scoprendo così un una grave emorragia addominale provocata dalla rottura di uno dei punti del bypass gastrico. Messa in coma farmacologico il 18 ottobre viene sottoposta ad una nuova operazione per ripristinare la canalizzazione gastrica e dopo un mese di riabilitazione dimessa.
Il 7 dicembre Sara viene trasferita nella struttura del Bergamasco specializzata in riabilitazione neurologica, dove la situazione precipita fino al decesso per arresto cardiaco. I parenti hanno deciso di sporgere denuncia e la procura di Bergamo ha di conseguenza aperto un fascicolo per omicidio colposo: sequestrate le cartelle cliniche in tutte le strutture sanitarie dove la donna è transitata e indagati 25 tra medici e infermieri le cui posizioni sono al vaglio.
