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Lago di Bracciano, il sopralluogo del Parco nelle condotte idriche di Acea

Un sopralluogo all’interno delle condutture per constarne lo stato di salute. Il direttore del Parco di Bracciano e Martignano, in rappresentanza delle istituzioni locali che da tempo si stanno battendo in difesa del lago, ha percorso 4,200 chilometri a piedi all’interno di un tubo di 2 metri e mezzo. Dopo lo stop delle captazioni, lunedì la richiesta alla Regione per installare un misuratore per il monitoraggio. Ma a Bracciano non c’è più acqua da misurare: l’asticella poggia sul fondale.
A cura di Alessia Rabbai
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Visita alle condotte (Foto Facebook Parco di Bracciano e Martignano)
Visita alle condotte (Foto Facebook Parco di Bracciano e Martignano)

Un sopralluogo all'interno delle condotte idriche per verificarne lo stato di salute. Una visita tutta particolare quella del direttore del Parco di Bracciano e Martignano, Daniele Badaloni che questa mattina 27 ottobre, in rappresentanza delle istituzioni che si stanno battendo per la difesa del lago, ha percorso circa 4,200 chilometri a piedi all'interno delle tubature insieme al personale qualificato e alla commissione a rischio idrogeologica di Trevignano Romano. Il percorso, preventivamente concordato con Acea, è iniziato dalla località La Marmotta, dove sono localizzate le idrovore dei prelievi, fino all’impianto di potabilizzazione ad Anguillara Sabazia. Buoni i risultati: le condotte sono in ottimo stato e l’impianto non è in uso (ad eccezione di circa 1 litro al secondo dovuto alla non perfetta chiusura delle paratoie). Intanto non piove e l'asticella dell'idrometro segnala un valore di circa 2 metri.

Il sopralluogo nelle condotte idriche di Acea

L'ispezione all'interno delle tubature si è rivelata un'operazione delicata. Sul posto sono intervenuti operatori specializzati, con l'ausilio di imbracature, bombole d'ossigeno d'emergenza ed era presente un'ambulanza. "La nostra visita è stata molto importante per constatare la piena funzionalità dell’impianto, che non presenta deviazioni né perdite, almeno fino all'impianto di potabilizzazione di Anguillara – spiega a Fanpage.it Badaloni – Insieme ai tecnici, abbiamo raccolto i parametri necessari per la definizione della strumentazione più idonea alla misurazione in tempo reale della portata dei prelievi". E tranquillizza i cittadini "Non abbiamo trovato nessun tipo di problema, le condutture sono in ottimo stato e le pareti del tubo erano asciutte".

Valore aggiornato all'8 ottobre. La quota di riferimento per l'imposizione dello zero idrometrico è stata definita in corrispondenza della soglia dello sfioratore dell’emissario Arrone, (situata in prossimità di Castello Vici), pari a 163,04 metri s.l.m.
Valore aggiornato all'8 ottobre. La quota di riferimento per l'imposizione dello zero idrometrico è stata definita in corrispondenza della soglia dello sfioratore dell’emissario Arrone, (situata in prossimità di Castello Vici), pari a 163,04 metri s.l.m.

Come funzionano le idrovore di Acea?

Le idrovore che estraggono acqua dal lago di Bracciano la raccolgono nell'impianto della località La Marmotta. Da li, due condotte di 2000 litri si uniscono in un unico tubo (quello che è stato ispezionato) che arriva fino al depuratore localizzato dietro alla stazione di Anguillara Sabazia, a 4 chilometri di distanza. Dal depuratore l'acqua riparte fino a Ottavia, dove si incontra con l'acquedotto del Peschiera e arriva a Roma. Un precedente sopralluogo del Parco, del 23 ottobre, ha verificato che effettivamente i prelievi sono stati interrotti, come dichiarato dalla stessa Acea. L'impianto di captazione non utilizza pompe elettriche ma è un meccanismo idraulico a caduta: c'è un tubo che si trova a 50 metri di profondità e il peso della colonna d'acqua sopra alla bocca del tubo le permette di risalire in superficie. Una volta arrivata all'interno dell'impianto, viaggia in pendenza fino alla Capitale. "Non c'è un interruttore per spegnere e riaccendere l'impianto – ha spiegato il direttore del Parco – ma saracinesche manovrabili con un sistema di tipo industriale che chiude ermeticamente il tubo precludendo il prelievo".

Un misuratore per il lago

Lunedì prossimo il Parco invierà una richiesta alla Regione Lazio, per l'inserimento di un misuratore all'interno delle condutture nel punto esatto in cui poco tempo fa prelevavano le idrovore di Acea, per monitorare autonomamente i dati relativi alle captazioni e avere un monitoraggio diretto sulla situazione. "La Regione è ben disposta alla nostra richiesta" ha detto il direttore del Parco.

Ma a Bracciano non c'è più acqua da misurare

Nei prossimi giorni i tecnici del Parco di Bracciano e Martignano effettueranno gli ultimi controlli nei tre comuni del lago per verificare le modalità di prolungamento dell'asta idrometrica all'interno del lago. Il livello non ha smesso di scendere, nonostante lo stop dei prelievi del 13 settembre. Non ci sono più tacche: a Trevignano e ad Anguillara verrà probabilmente aggiunto un metro di profondità all'asta per permettere di continuare a monitorare i valori. Ma a Bracciano non è possibile: l'idrometro, posizionato in prossimità del pontile sul lungolago Argenti, poggia sul fondale, rimasto asciutto e totalmente scoperto. Per apportare l'aggiunta sarebbe necessario spostarlo in una zona di maggiore profondità.

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