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La truffa dei rimborsi nelle cliniche romane: sequestrati oltre 7 milioni di euro

Tre cliniche romane chiedevano rimborsi gonfiati per prestazioni a domicilio rivolte ai malati terminali.
A cura di Enrico Tata
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Tre cliniche romane chiedevano rimborsi gonfiati per l'assistenza sanitaria e parasanitaria a domicilio. Le richieste in denaro al Sistema sanitario regionale, in pratica, ammontavano al doppio rispetto al denaro a cui avevano diritto in base alle prestazioni effettivamente eseguite. Coinvolte nella truffa tre cliniche romane ‘hospice', rivolte a malati terminali. Quattro amministratori in carica tra il 2011 e il 2015 sono accusati dai pm della procura di Roma di truffa ai danni dello Stato. Nell'ambito delle indagini oggi i Nas dei carabinieri hanno sequestrato sette milioni e 300mila euro. A tanto ammonterebbero i rimborsi gonfiati richiesti dalle case di cura Villa Speranza, Fondazione Roma e Sant'Antonio da Padova. L'inchiesta è partita in seguito a un esposto presentato da un medico di una delle tre cliniche romane. I carabinieri hanno quindi esaminato fatture e conti delle tre cliniche scoprendo così un fiume di denaro chiesto come rimborso per visite a domicilio mai effettuate.

Cos'è il servizio Hospice, che garantisce l'assistenza ai malati terminali

Gli hospice sono strutture che si occupano dell'assistenza ai malati terminali. Si tratta di centri residenziali che si occupano di fornire cure palliative per i pazienti giunti all'ultimo stadio della loro malattia. Il servizio è interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale e gratuito per gli utenti. Quando i posti all'interno dei centri non sono disponibili, l'assistenza sanitaria ai malati terminali viene assicurata a domicilio nelle abitazioni stesse dei pazienti.

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