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La Tarantella del Carnevale all’Auditorium Parco della Musica: le informazioni sull’evento

Appuntamento anche quest’anno all’Auditorium Parco della Musica con la Tarantella del Carnevale. Domenica 4 febbraio a partire dalle ore 10:00 maschere, danze, canti e musiche della tradizione accoglieranno gli spettatori grandi e piccoli trascinandoli in una grande festa alla scoperta dei rituali popolari carnevaleschi.
A cura di Matilde De Bisogno
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Imperdibile l'appuntamento del 4 febbraio all'Auditorium Parco della Musica con la Tarantella del Carnevale. Una straordinaria festa che vedrà la partecipazione di centinaia di maschere e danzatori tradizionali che a partire dalle 10:00 di mattina animeranno a ritmo di vorticose e turbinanti tarantelle gli spazi all'aperto e al chiuso dell'Auditorium. Un evento eccezionale che terminerà in un grandioso concerto-spettacolo alle ore 11:00 in sala Santa Cecilia con la presenza di oltre duecento artisti tra musicisti, cantori e ballerini provenienti da Montemarano (Avellino), Tricarico (Matera) e dall'Area del Golfo di Gaeta, l'Orchestra Popolare Italiana, il Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni e il gruppo di Danzatori Popolari coordinati da Francesca Trenta. Costo del biglietto, 15 euro.

La bellezza della tradizione

L'evento è un'occasione unica per conoscere o riscoprire gli antichi rituali agricoli meridionali che accompagnavano in passato il passaggio dall'inverno alla primavera, coincidente con il Carnevale, tempo di risveglio e di fioritura, speranza e augurio per un raccolto abbondante. Un insieme complesso e vario di antichi riti cerimoniali accompagnati dal ritmo vertiginoso della tarantella che ancora caratterizza la vita di molte comunità. Una musica straordinaria, ipnotica e coinvolgente che a Montemarano dà ancora vita a processioni lungo le vie del paese con maschere guidate dal “caporabballo“, riconoscibile dal suo tipico vestito bianco con mantellina rossa. In questi rituali si riscontrano anche segni che ricordano gli antichi simboli di feste arcaiche mediterranee, come avviene ad esempio a Tricarico dove i personaggi mascherati rappresentano tori e vacche. Inquadrati secondo un ordine che si rifà alla mandria in transumanza, il corteo è diviso in due gruppi ed è guidato da un fattore impegnato a mantenere l'ordine nella sfilata. Ogni maschera scuote dei campanacci dal suono imponente che attraversa tutte le vie del borgo. Quest'ultimi accompagnano anche la tipica danza di corteggiamento dei Giganti Zeza e Pulcinella ancora diffusa nell'area laziale dei Monti Aurunci. Quello di domenica sarà un grande spettacolo, un'esperienza di festa ipnotica e travolgente, autenticamente popolare.

Come raggiungere l'Auditorium Parco della Musica

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