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Investito da un auto pirata: Alessandro torna a giocare a basket dopo aver perso una gamba

Alessandro Sbuelz, ragazzo di 15 anni, era rimasto vittima di un incidente qualche giorno fa, dove aveva perso la gamba sinistra. La sua forza e la sua tenacia l’hanno riportato sul campo da basket dopo neanche una settimana dall’intervento, con il giovane che è stato abbracciato dall’allenatore e dai compagni.
A cura di Tommaso Franchi
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Foto di: L'umiltà di chiamarsi Minors
Foto di: L'umiltà di chiamarsi Minors

Un terribile incidente stava per stravolgere la vita di Alessandro Sbuelz, ragazzo di 15 anni che gioca a basket nel San Paolo Ostiense a Roma. Dieci giorni fa era a bordo della moto di sua padre, quando all'improvviso un ragazzo di 20 anni, sprovvisto di patente, si è schiantato con la sua macchina contro il veicolo dove si trovava Alessandro, sbalzandolo a decine di metri di distanza. L'impatto poteva essere mortale, ma il 15enne è riuscito a salvarsi nonostante la perdita della gamba sinistra. L'incidente avrebbe stroncato le speranze di molti, ma non quelle di Alessandro, che dopo neanche una settimana ha espresso la voglia di ritornare nuovamente sul parquet per giocare a pallacanestro, anche sulla sedia a rotelle. Il ragazzo è tornato in squadra a pochi giorni di distanza dall'intervento, trovando l'abbraccio del suo allenatore e dei compagni di squadra, che lo hanno invitato sul campo a effettuare qualche tiro verso il canestro. Un ritorno in campo che ha emozionato tutti, anche i giocatori della Stella Azzurra Under 15, che hanno dedicato la vittoria del campionato nazionale proprio ad Alessandro Sbuelz.

La storia di Alessio, allenatore senza una gamba che insegna ai bambini a giocare a calcio

La vicenda che ha colpito Alessandro ricorda molto quella capitata qualche anno fa ad Alessio Carrozza, che nel 2013 perse anche lui la gamba sinistra dopo un incidente a bordo del suo scooter. L'uomo era precipitato in un pozzo artesiano e aveva perso l'uso del suo arto inferiore, ma questa perdita non è stata per lui un motivo di scoraggiamento, bensì è diventata un vero e proprio punto di forza. Dopo un lungo periodo di riabilitazione Alessio è tornato in campo, allenando una squadra di calciatori dai 6 agli 8 anni in quel di Castelnuovo. I suoi allievi lo chiamano "Supereroe", con Alessio che sorride continuamente, esortandoli a migliorare ogni giorno con positività ed entusiasmo.

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