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La ricerca: ogni anno a Roma muoiono 500 persone a causa del caldo

Nella Capitale dal 2000 sono state circa 7700 le morti attribuibili ad ondate di calore estivo, almeno stando ai dati rivelati da Legambiente facendo riferimento al caldo torrido di questi giorni in moltissime città italiane e a Roma in particolare, con le temperature che hanno superato i 35 gradi nelle ore più calde.
A cura di Enrico Tata
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Ogni anno a Roma il caldo uccide quasi 500 persone. Nella Capitale dal 2000 sono state circa 7700 le morti attribuibili ad ondate di calore estivo, almeno stando ai dati rivelati da Legambiente facendo riferimento al caldo torrido di questi giorni in moltissime città italiane e a Roma in particolare, con le temperature che hanno superato i 35 gradi nelle ore più calde. Tra il 2005 e il 2015 in 23 città italiane il caldo ha causato quasi 24mila morti. Secondo Legambiente, che ha presentato i dati contenuti all'interno del dossier ‘Le città alla sfida del clima', è proprio nei grandi centri che si evidenziano i pericoli causati dal cambiamento climatico. Le ondate di calore, in particolare, possono avere effetti nocivi e in qualche caso mortali soprattutto per gli anziani e per gli ammalati quando le temperature di giorno superano i 35 gradi e di notte non scendono sotto i 25. In città, tra l'altro, l'asfalto reso rovente dal caldo può far aumentare la temperatura percepita anche di 4 o 5 gradi. Si legge nel rapporto che lo studio su 21 città italiane "ha permesso di stimare un incremento percentuale della mortalità giornaliera per ogni aumento di temperatura di 1 C°, ed è pari a +8% nel 2003, +6% nel 2012 e +5% nel 2015. L’efetto associato a condizioni più estreme (ondate di calore ) è molto più elevato e, nella città di Roma, è stato stimato un incremento della mortalità pari a +32,7% nel 2003 e pari a +34% nel 2015".

Le proposte di Legambiente

Per Legambiente bisognerebbe mettere in campo interventi capaci di ridurre l'impatto del caldo "nei periodi estivi e delle alluvioni negli spazi urbani, oggi estremamente vulnerabili, e dove vive la maggioranza della popolazione". Al governo viene chiesto di approvare il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici e di mettere al centro gli interventi che riguardano le città, "anche con un regolamento che finalmente fermi l'impermeabilizzazione dei suoli, che e' una delle cause del calore nei periodi estivi, e che preveda interventi di recupero dell'acqua, salvaguardia degli spazi verdi, di utilizzo di alberature, acqua e pavimentazioni che riducono l'effetto del caldo nei quartieri e quindi sulle persone".

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