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La ricerca: a Roma i turisti sono troppi, rischio affollamento e disagi nel centro storico

La ricerca “Destination 2030. Global Cities’ Readiness For Tourism Growth”, realizzata dal World Travel & Tourism Council, inserisce Roma tra le città in forte crescita turistica, ma che devono fare attenzione a “gestire lo slancio”. La crescita turistica, infatti, potrebbe rivelarsi un boomerang.
A cura di Enrico Tata
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Fontana di Trevi
Fontana di Trevi

Il Colosseo, il Pantheon, la basilica di San Pietro, Castel Sant'Angelo, i Fori Imperiali, i Musei Capitolini. Le attrazioni e i monumenti di Roma sono innumerevoli e ogni anno attirano milioni di turisti da ogni parte del mondo. Il turismo è un settore in continua crescita nella Capitale e gli arrivi continuano ad aumentare, ma attenzione: da una parte i ricavi derivati da questo settore potrebbero crescere nel corso dei prossimi anni, ma d'altra parte troppi visitatori potrebbero arrecare disagi notevoli ai cittadini. La ricerca "Destination 2030. Global Cities’ Readiness For Tourism Growth", realizzata dal World Travel & Tourism Council, inserisce Roma tra le città in forte crescita turistica, ma che devono fare attenzione a "gestire lo slancio". Queste città, tra cui la capitale italiana, ma anche Parigi, Amsterdam, Barcellona e Praga, mostrano un forte slancio trainato dai viaggi di piacere e da un'infrastruttura turistica consolidata. Ma attenzione: se per il momento c'è una positiva crescita del turismo, con il tempo essa potrebbe causare potenzialmente tensioni e gravi problemi alla città. Ci sono altre capitali, invece, come Buenos Aires, Il Cairo, Mosca, Rio e Lima, che presentano una crescita più lenta e con minore concentrazione dei visitatori, e città che invece presentano una forte crescita come Bangkok, Cape Town, Istanbul e Città del Messico e che sono ‘emergenti'. Ci sono poi le città ‘balanced', che sono per lo più città d'affari con molti turisti per lavoro come Singapore, Washington D.C., Monaco, Pechino e Tokyo, e città ‘mature' dal punto di vista turistico come Berlino, Dublino, Madrid, New York, Lisbona, Las Vegas. Per quanto riguarda Roma, quindi, secondo la ricerca è il momento di "gestire lo slancio": cioè compiere scelte amministrative in grado di evitare che la crescita turistica rappresenti un problema per il centro storico.

Turismo a Roma, la ricerca: "Attenzione a gestire lo slancio"

"Queste città hanno, negli ultimi anni, registrato un forte slancio di crescita del turismo, ma allo stesso tempo hanno sperimentato entrambi pressioni turistiche o sono a rischio di affrontare potenziali problemi. Sono alle prese con sfide legate all'implementazione di politiche di gestione del turismo come l'affollamento dei visitatori nel centro. Questi includono regolamenti sulla condivisione della casa o sulla creazione di nuove attrazioni turistiche e prodotti o esperienze per aiutare allontanare le persone dalle aree congestionate", si legge nella ricerca. In una tabella contenuta nella ricerca viene evidenziato come Roma sia una tra le città con il livello più basso di viaggiatori d'affari e con più alto tasso di turisti in vacanza (in compagnia di città come Barcellona, Praga e Lisbona). Per queste città, suggerisce la ricerca, potrebbe essere vantaggioso "lo sviluppo di una base più ampia di viaggiatori aziendali, in quanto questo segmento in generale genera più entrate e viaggia in alta stagione e nei giorni feriali. Inoltre, i viaggiatori d'affari trascorrono meno tempo nelle attrazioni turistiche più importanti, alleviando così un la pressione dell'affollamento nel centro città".

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