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La Regione Lazio stanzia 4,3 milioni di euro per la procreazione assistita

Fondi per la procreazione assistita. Con un decreto la Regione Lazio ha stanziato in totale 4,3 milioni da destinarsi (1,5 milioni) all’ospedale Pertini, 840mila euro per l’ospedale San Filippo Neri, circa 700mila euro per il Policlinico Umberto I, 635mila per il Sant’Anna, 300mila euro per il San Camillo e 277mila per l’ospedale Goretti di Latina.
A cura di Enrico Tata
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Più di quattro milioni di euro di fondi per le tecniche di procreazione assistita. Soldi che saranno ripartiti tra tutti i centri pubblici di Pma (Procreazione medicalmente assistita) del Lazio. Con un decreto la Regione Lazio ha stanziato in totale 4,3 milioni da destinarsi (1,5 milioni) all'ospedale Pertini, 840mila euro per l'ospedale San Filippo Neri, circa 700mila euro per il Policlinico Umberto I, 635mila per il Sant'Anna, 300mila euro per il San Camillo e 277mila per l'ospedale Goretti di Latina.

"Negli ultimi anni il numero delle coppie con problemi di infertilità è cresciuto notevolmente. L'infertilità rappresenta una problematica di interesse sanitario e sociale. Dobbiamo assicurare alle coppie tutto il supporto, l'assistenza e i trattamenti necessari secondo le modalità più appropriate. Abbiamo dunque ritenuto necessario lo stanziamento di questo fondo per rimuovere gli ostacoli, e migliorare i tempi di assistenza facilitando cosi' l'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita nei centri pubblici della nostra Regione",ha spiegato l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato.

Cos'è la Procreazione Medicalmente Assistita (Pma)

Le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono tutti quei trattamenti per la fertilità nei quali gli ovociti e gli spermatozoi vengono trattati al fine di determinare il processo riproduttivo. Cioè in altre parole, per aiutare il concepimento. Esistono tecniche di I livello, di II livello e III livello. Le tecniche di primo livello consiste nell'inseminazione intrauterina semplice, cioè l'introduzione del seme maschile nella cavità uterina. Per quanto riguarda le tecniche di II livello, è prevista la stimolazione farmacologica dell’ovaio per produrre più ovociti, il prelievo chirurgico degli ovociti prodotti, l'inseminazione degli ovociti in laboratorio, la fecondazione degli ovociti, lo sviluppo degli embrioni e il trasferimento degli embrioni in utero.

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