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La promessa della giunta Raggi: “Il Tevere sarà presto navigabile”

A luglio del 2014 anche Ignazio Marino aveva toccato l’argomento. “Renderemo il Tevere navigabile dall’anno prossimo, spero entro il 2015”, il sogno mai realizzato del chirurgo genovese.
A cura di En.Ta.
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Lo aveva promesso già l'ex sindaco Ignazio Marino, e prima di lui ne avevano discusso altre amministrazioni. Ora lo ribadisce anche la giunta a 5 Stelle guidata da Virginia Raggi. Ma quando si parla di rendere il Tevere navigabile i romani non possono fare a meno di ricordare il politico interpretato da Carlo Verdone in "Gallo Cedrone", che nel corso di un comizio elettorale propone: "Ci serve o non ci serve il fiume? Perché se ci serve io lo voglio vivere, lo voglio navigare. Ma se non ci serve, e io dico che non ci serve, prosciughiamolo". A promettere il Tevere navigabile questa volta è stata l'assessora all'Ambiente Paola Muraro con un post su Facebook. "Sarà organizzato un tavolo tecnico permanente che si occuperà di sviluppare iniziative concrete per rendere finalmente navigabile il fiume, per migliorare la tutela ambientale delle aree limitrofe e per assicurare la fruibilità dei barconi storici. Il culmine di questo lavoro risiederà nella creazione di un Parco del Tevere ad hoc per Roma Capitale", ha scritto l'assessora. L'obiettivo è: "Segnare una netta discontinuità con il passato, chiudendo un'epoca caratterizzata soltanto da annunci e proclami per garantire, invece, ai cittadini la realizzazione fattiva dei progetti".

A luglio del 2014 anche Ignazio Marino aveva toccato l'argomento.  "Renderemo il Tevere navigabile dall'anno prossimo, spero entro il 2015", il sogno mai realizzato del "Marziano". "È un'operazione molto costosa – avvertiva l'ex primo cittadino- ma che deve essere fatta se vogliamo restituire il Tevere ai romani e anche agli sportivi che vorrebbero utilizzarlo per attività come quelle di canottaggio". Secondo le stime della precedente amministrazione il costo complessivo dei lavori si aggirava intorno ai 100 milioni di euro, finanziati in parte, questo il desiderio della giunta di centrosinistra, dall'Unione Europea.

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