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La procura di Roma indaga sulle dimissioni di Ignazio Marino

E’ stato aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato e indagati per fare luce sui fatti che determinarono lo scioglimento del Consiglio comunale di Roma lo scorso 30 ottobre. Tutto nasce da un esposto secondo il quale sarebbero state fatte pressioni e minacce ai consiglieri affinché si dimettessero dal loro incarico.
A cura di Enrico Tata
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Roma, la procura indaga sulle dimissioni di Ignazio Marino. E' stato aperto infatti un fascicolo, senza ipotesi di reato e indagati per fare luce sui fatti che determinarono lo scioglimento del Consiglio comunale di Roma lo scorso 30 ottobre e quindi la caduta della giunta guidata dal chirurgo genovese. Le indagini sono in mano al pm Roberto Felici. Tutto parte da un esposto presentato dall'avvocato Enrico Sgarella.

"Una decina di cittadini nell'area del gruppo che ha sostenuto l'ex sindaco Ignazio Marino mi ha chiesto di presentare questo esposto affinché vengano approfondite la presunta minaccia di non ricandidare i consiglieri comunali per indurli a firmare le dimissioni e fare cadere la giunta. Ovvero la minaccia di un male ingiusto per compiere un atto contrario al mandato ricevuto". L'esposto  "parte dalla citazione degli articoli pubblicati sull'Huffington Post il 25 e 29 ottobre 2015 sulla crisi comunale che riferiscono di tali presunte minacce esercitate da Orfini". E proprio Matteo Orfini, presidente Partito Democratico e commissario del partito romano, ha commentato così la notizia dell'apertura di un fascicolo da parte della procura: "Si tratta di un atto dovuto. Spero però che, dato il contenuto dell'esposto, della vicenda venga al più presto investito anche un pool di autorevoli psichiatri o, data la recente riapertura degli x-files, gli agenti Scully e Mulder".

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