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La piccola Gloria, morta a due anni per l’errato posizionamento del catetere: a processo tre medici

Tre dottori, due chirurghi e un anestesista, del policlinico di Roma Tor Vergata dovranno affrontare il processo. I tre sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo.
A cura di Enrico Tata
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Mature surgeon using scalpel during surgery
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La piccola Gloria, due anni appena, per gli inquirenti è morta a causa di un'emorragia provocata dall'errato posizionamento del catetere durante un intervento chirurgico. Un errore medico per cui tre dottori, due chirurghi e un anestesista, del policlinico di Roma Tor Vergata dovranno affrontare il processo. I tre, secondo il Corriere della Sera, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di omicidio colposo.

Il decesso a settembre del 2013 al policlinico di Tor Vergata

La morte si è verificata nel settembre 2013. La piccola era affetta da grave forma di anemia falciforme e i genitori, residenti a Caltanissetta, avevano deciso di far curare loro figlia a Roma. Durante un intervento preparatorio al trapianto di midollo i sanitari, questa la tesi dell'accusa, sbagliarono a mettere il catetere. L'operazione errata provocò una grave emorragia interna. Secondo uno degli avvocati dei medici, l'avvocato Gaetano Scalise, "il rinvio a giudizio ci ha meravigliati e, pur esprimendo sentimenti di vicinanza al dolore dei genitori, siamo certi che il dibattimento dimostrerà come il mio assistito non abbia alcuna responsabilità per quanto è avvenuto". Assolti per non aver commesso il fatto altri cinque medici coinvolti nelle indagini e che avevano chiesto di essere giudicati in merito alla vicenda con il rito abbreviato.

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