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La notte di Joe Bastianich a un festival punk in un centro sociale romano

Una nottata che è diventata già una piccola leggenda metropolitana nell’underground romano. Ieri Joe Bastianich, cappello bianco da cow boy in testa e occhialini rosa, ha partecipato da solo tra il pubblico a un festival punk hardcore in un centro sociale romano. Tra scene surreali, cori e selfie l’ex giudice di Master Chef ha ascoltato il concerto.
A cura di Valerio Renzi
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Una serata che è diventata già una leggenda metropolitana. Ieri notte a Roma alla porta della sottoscrizione di Strike, centro sociale romano su via di Portonaccio, è arrivato un taxi da cui è sceso Joe Bastianich. Cappello bianco da cow boy in testa, occhialini rosa trasparenti, da solo ha pagato l'ingresso e si è diretto nel capannone industriale dove era in corso ‘Questa è Roma mica', festival punk hardcore appuntamento imprescindibile per la scena musicale underground della capitale e non solo.

L‘ex giudice di Master Chef e star della televisione ora ha deciso di puntare sulla musica, come ha spiegato poco fa a Mara Venier negli studi di ‘Domenica In' seduto su una comoda poltroncina. Un ambiente decisamente diverso da quello dove si aggirava ieri sera, senza sentirsi apparentemente a disagio, forse in cerca di ispirazione musicale. E quando è stato riconosciuto non è mancato chi, colpito dalla situazione apparentemente surreale, ha chiesto un selfie a Bastianich e chi gli ha chiesto di offrire da bere. E quando si è alzato il coro ‘Joe Bastianich offrici da beve' il nostro ha messo le mani al portafoglio facendo riempire bicchieri di birra.

Tra creste e capelli colorati, punk ubriachi e skinhead sudati, mentre generazioni di diverse tribù metropolitane si mischiavano pogando sotto il palco, la presenza di Joe Bastianich è apparsa così fuori luogo da diventare in poche ore un aneddoto che passa di bocca in bocca. Si dice che Joe abbia chiesto informazioni sui gruppi che suonavano, intrattenendo anche un'amichevole conversazione con i tecnici del concerto, e che abbia risposto facendo spallucce a chi ha reagito alla sua presenza usando aggettivi non proprio di apprezzamento.

E per chi non ci crede è stato lui stesso a postare su Instagram un video dal concerto e non mancano i selfie geolocalizzati nel centro sociale dove appare sorridente e un po' perplesso dalla situazione i cui si è ritrovato, fuori luogo come un imprenditore famoso e ricco può essere a un concerto dove lo slogan ‘eat the rich' è l'idea più moderata che si può trovare sulla necessità di redistribuire la ricchezza. Ma nessuno ha azzannato Bastianich, che probabilmente si è anche divertito in una serata così diversa a quella che si può passare al tavolo di un ristorante stellato. Strike è uno dei centri sociali romani che in questo momento rischia di essere sgomberato.

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