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La mafia a Roma è “Romanzo Capitale”: la parodia con il Libano e il Freddo

Protagonisti il Freddo e il Libano del film “Romanzo Criminale”, che litigano sulle vicende di Mafia Capitale. Il Freddo, sentitosi tradito da Gianni (Alemanno) decide di uscire dalla banda e incontra il Libanese fuori dal raccordo della Capitale.
A cura di Enrico Tata
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“Mafia Capitale” diventa “Romanzo Capitale”. A volte, l'inchiesta sul “Mondo di mezzo” che sta sconvolgendo Roma, sembra proprio un telefilm. Cose che possono accadere solo in tv o al cinema. E invece, stavolta, sono tutte vere. A tal punto che i cattivi della televisione sembrano dilettanti allo sbaraglio. Realtà e fantasia si mischiano in questa parodia che sta conquistando il Web. Protagonisti il Freddo e il Libano del film “Romanzo Criminale”, tratto dal romanzo di Massimo De Cataldo, che litigano sulle vicende di Mafia Capitale. Il Freddo, sentitosi tradito da Gianni (Alemanno) decide di uscire dalla banda e incontra il Libanese fuori dal raccordo della Capitale. L'episodio fa il verso a una scena cult del film di Michele Placido tra Pierfrancesco Favino e Kim Rossi Stuart.

“C'è Mammucari che vole diventà Hulk, Alemanno che se ne scappa in sud America coi soldi. E quando ci avranno stremato dentro al traffico con le canzoni di Gigi D'Alessio, ci butteremo dentro al Tevere, sperando che non straripi. Se so presi tutto, l'Ama, l'Atac”, è uno dei dialoghi del breve filmato. La parodia è stata realizzata da Leonardo Bocci e Lorenzo Tiberia con la fotografia di Davide Manca

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