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La Gomorra di Quartaccio: così Donna Imma gestiva il fortino della coca

Maxi blitz della Polizia di Stato questa mattina al quartiere Quartaccio, nella periferia di Roma. Oltre 20 le persone arrestate in quella che è stata chiamata dalle forze dell’ordine “operazione Donna Imma”, come nella serie Gomorra. La banda capeggiata da Ada Salvucci aveva messo in piedi un sistema di narcotraffico molto simile a quello dei clan napoletani.
A cura di Natascia Grbic
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È partito alle prime luci dell'alba il maxi blitz della Polizia di Stato nel quartiere Quartaccio, alla periferia di Roma. Anni di indagini ci sono volute per arrivare all'operazione condotta dagli investigatori del commissariato Primavalle insieme agli agenti del Reparto prevenzione crimine Lazio. Sul posto si è reso necessario anche l'intervento di un elicottero. Alla fine del blitz sono state oltre venti le persone tratte in arresto con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga: durante le perquisizioni fatte all'interno delle abitazioni, sono stati trovati ingenti quantitativi di stupefacenti – specialmente eroina e cocaina – diversi orologi di valore tra cui tre Rolex, e 12mila euro in contanti. L'organizzazione era molto radicata nel territorio e si era strutturata in modo molto simile – se non migliore – dei clan di Napoli. A capo della banda c'era Ada Salvucci, compagna di Massimiliano Vastante – anche conosciuto come "Sanpipponio" – super criminale ed ex latitante deceduto nel 2016. La donna aveva preso il posto dell'uomo già quando questi era in carcere, e alla sua morte era diventata il boss indiscusso dell'associazione.

Maxi blitz al Quartaccio: le indagini partite nel 2015

Le indagini che hanno portato all'arresto della banda operativa nel Quartaccio sono iniziate il 6 aprile 2015, quando Massimiliano Vastante era scomparso dal Policlinico Gemelli dove era ricoverato. Ci sono voluti diversi mesi di controlli e appostamenti per fermare nuovamente il latitante, catturato il 6 agosto 2016. Durante le investigazioni e i pedinamenti fatti dagli agenti al Quartaccio, le forze dell'ordine hanno iniziato a sospettare che Ada Salvucci, aiutata da Ivan e Alessandro (figli di Vastante), Mattia Carletti e Jacopo Vannicola, avesse preso il posto del compagno nell'attività di spaccio. Lo stabile dove vivevano era diventato il centro del traffico di stupefacenti della zona, in pieno stile Gomorra. Viste le somiglianze con i clan napoletani e con la serie tv, l'operazione è stata chiamata dalla polizia "Donna Imma": è chiaro che puntavano dritti alla figura di Ada Salvucci, che già negli scorsi anni aveva provato a raggirare le forze dell'ordine per proteggere Vastante nel periodo della latitanza. Il fatturato annuo dell'organizzazione? Le cifre non sono ancora chiare, ma probabilmente si aggirano intorno a diversi milioni di euro.

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