La fidanzata di Luca Varani sul suicidio di Marco Prato: “Una vita è una vita, sono scioccata”
"Una vita è una vita. Sono scioccata per quanto accaduto… Solo due parole: silenzio e rispetto per il lutto delle famiglie. Grazie". Un breve messaggio, poche parole per esprimere vicinanza alla famiglia di Marco Prato, suicida in carcere. A scriverle, su Facebook, è Marta, la fidanzata di Luca Varani, il 23enne ucciso al termine di un festino a base di droga e alcol da Manuel Foffo, già condannato a 30 anni di carcere, e proprio Marco Prato. Anche il padre e la mamma del ragazzo ucciso hanno rilasciato una dichiarazione sulla morte del presunto assassino di loro figlio: "Un giornalista che conosciamo ci ha chiamati e l'ha detto a mia moglie che poi si è messa a piangere, chiaramente la morte di un ragazzo non è giusta, questo discorso vale anche per lui e per la fine che ha fatto". Così il padre in un'intervista a Fanpage.it.
"La morte di Marco Prato è una tragedia nella tragedia e mi riferisco al povero Luca e ai suoi genitori. Non penso che Prato si sia tolto la vita per rimorso o pentimento", ha detto Alessandro Cassiani, l'avvocato della famiglia Varani. "Credo piuttosto che alla base del suicidio ci siano più fattori: la lunga detenzione, l'estenuante attesa del processo che ha dovuto subire, due rinvii per lo sciopero degli avvocati quando si sarebbe potuto chiudere in fretta optando per il rito abbreviato, come ha fatto l'altro imputato, e soprattutto il fatto che in udienza avrebbe deposto, su citazione della procura, lo stesso Foffo, che avrebbe scaricato sull'ex amico ogni responsabilità".