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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

La fidanzata di Luca Sacchi: “Stavo dando la borsa ai ladri, hanno iniziato a colpirmi con la mazza”

Anastasiya Kylemnyk è la fidanzata di Luca Sacchi, il ragazzo morto in seguito a una rapina avvenuta ieri sera all’Appio Latino, in via Franco Bartolati. Il giovane ha reagito al tentativo di furto dello zainetto da parte di due ladri, che hanno tirato fuori la pistola e gli hanno sparato in testa.
A cura di Natascia Grbic
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"Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: ‘dacci la borsa'. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l'altro aggressore che gli ha sparato in testa". Questo è il racconto di Anastasiya Kylemnyk, la ragazza di Luca Sacchi, il giovane morto questa mattina all'ospedale San Giovanni. Un colpo sparato in testa a bruciapelo con una pistola, come un'esecuzione. Il tutto per quella che sembra essere una rapina finita male.

Le indagini sull'omicidio di Luca Sacchi

Sulla vicenda indagano i carabinieri di piazza Dante e del Nucleo Radiomobile di Roma insieme ai militari di via In Selci. Per adesso i due rapinatori non sono stati ancora identificati, ma secondo le prime testimonianze avrebbero un ‘marcato accento romano'. I militari stanno visionando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona e ascoltando i testimoni per chiudere presto il cerchio intorno ai responsabili. Che sono accusati di un reato molto grave: omicidio volontario. I due, stando a quanto saputo finora, sarebbero scappati su una Smart bianca, ripresa probabilmente anche dalle telecamere presenti in zona.

Gli amici: "Peggio di un'esecuzione"

"È stata peggio di un'esecuzione. Sparare un colpo alla testa a bruciapelo, uccidere per uno zainetto è assurdo. È una tragedia enorme". Sono queste le parole pronunciate dagli amici di Luca Sacchi, il giovane di 25 anni morto questa mattina all'ospedale di San Giovanni in seguito a un colpo di arma da fuoco. Nessuno si sarebbe mai aspettato che Luca, uscito con la fidanzata per andare a bere una birra al pub vicino casa, non sarebbe mai più tornato. Due rapinatori gli hanno tolto la vita per tenersi uno zainetto con dentro pochi spiccioli. E chissà se c'erano anche quelli. "Conoscevo Luca da quando era piccolo – racconta all'Ansa il padre di uno dei migliori amici di Luca – È cresciuto con mio figlio. Quando abbiamo saputo ci siamo precipitati qui. Non ho avuto il coraggio di guardare negli occhi la madre".

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