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La consigliera comunale Cristina Grancio espulsa dal MoVimento: “M5S avvelenato dal potere”

Già in estate, per la contrarietà in merito alla realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle, la consigliera è stata di fatto estromessa dal Movimento 5 Stelle. “Sono stata materialmente isolata dal gruppo M5S con l’estromissione dalle chat e ho subito quello che di fatto viene definito “mobbing””, denuncia Grancio.
A cura di Enrico Tata
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Cristina Grancio
Cristina Grancio

Il Movimento 5 Stelle ha espulso la consigliera Cristina Grancio dal suo gruppo in Campidoglio. A comunicarlo, su Facebook, è la stessa Grancio, che non risparmia accuse pesanti ai pentastellati e a cui rimprovera di essere stati ‘avvelenati dal potere'.  "Così finisce la storia di pagina politica romana, che ci racconta due cose. La prima è che il M5S deve ancora imparare tutto in tema di democrazia e rispetto per le persone che manifestano correttamente idee anche diverse, ma collaborative. La seconda cosa vale per me e ne sono fiera: ho sempre tenuto la schiena dritta e ho mantenuto fede alle promesse e ai patti con i cittadini romani", scrive Grancio.

L'allontanamento a causa dello Stadio della Roma

La consigliera sostiene di essere stata allontanata per le sue posizioni in merito alla realizzazione dello Stadio della Roma. Per Grancio l'impianto va realizzato, ma non a Tor di Valle. "Talvolta mi sono chiesta se i miei dubbi sull’operazione calcistico immobiliare del nuovo stadio della Roma nascessero da una preoccupazione eccessiva per il cemento di Tor di Valle e per i conseguenti pericoli di speculazione edilizia. Ovviamente non lascio da parte la difesa degli interessi dei cittadini, che sono il motivo unico e fondante della mia presenza in Campidoglio, testimoniato sin qui con scomode prese di posizioni", scriveva l'esponente M5s. E ancora: "Confesso che io non me la sento di essere ottimista di fronte a così tante incognite. E continuo a riproporre tutti i dubbi, che mi sono costati una sospensione dal M5S. Si, confermo proprio tutti i dubbi. Allora, prendiamo tempo e vediamo i cambiamenti da apportare, che non sono di poco conto".

Grancio: "Su di me mobbing"

Spiega oggi la consigliera: "Nella commissione urbanistica che esprimeva parere positivo per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle, esprimo perplessità sulla proprietà dei terreni ed altro ancora, e non partecipo alla votazione in commissione e in consiglio, proprio per non assumere una posizione politica contraria al mio gruppo. Per questa mia posizione di suggerimento alla prudenza e all’approfondimento dei fatti, immediatamente dopo la riunione in Commissione vengo sospesa. Il M5S giudica e motiva con implausibili ipotesi (espresse peraltro tutte con verbi al condizionale) “grave mio comportamento”. Decido di difendermi da quella che reputo una grave ingiustizia nella sede più opportuna: il Tribunale Civile. Vengo materialmente isolata dal gruppo M5S con l’estromissione dalle chat e subisco quello che di fatto viene definito “mobbing”. Il 3 agosto 2017. Il gruppo consiliare M5S firma per chiedere al Segretario Generale la mia estromissione dalla carica di consigliera, oppure “farmi passare” al gruppo misto. La risposta del Segretario fu che non era una sua competenza".

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