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L’ultima idea della Raggi: dopo le pecore tosaerba ecco le rondini mangia-zanzare

“L’ ordinanza della sindaca Virginia Raggi, finalizzata a tutelare i nidi di rondine, balestruccio, rondone comune e specie affini in tutto il territorio comunale fino al 30 settembre 2018, mira a salvaguardare la avifauna urbana e, al contempo, a proteggere quelle specie di uccelli insettivori che per caratteristiche si cibano di insetti”, spiega il consigliere del Movimento 5 Stelle Daniele Diaco. Secondo il consigliere le rondini sono capaci di cibarsi di 850 zanzare al giorno. Polemiche le opposizioni.
A cura di Enrico Tata
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L'ordinanza Salva rondini del Comune di Roma
L'ordinanza Salva rondini del Comune di Roma

Dopo le pecore e le mucche ‘tosaerba' il Comune di Roma ha un lavoro anche per le rondini: gli uccelli, infatti, spiega il consigliere comunale Daniele Diaco, possono mangiare ben 60 insetti in un'ora, cioè un totale di oltre 850 zanzare e piccoli insetti in un girono. "L’ ordinanza della sindaca Virginia Raggi, finalizzata a tutelare i nidi di rondine, balestruccio, rondone comune e specie affini in tutto il territorio comunale fino al 30 settembre 2018, mira a salvaguardare la avifauna urbana e, al contempo, a proteggere quelle specie di uccelli insettivori che per caratteristiche si cibano di insetti", spiega il consigliere del Movimento 5 Stelle.

"Parliamo di veri e propri “insetticidi naturali” che ci aiuteranno a migliorare la sicurezza sanitaria della città senza fare ricorso a insetticidi di sintesi, certamente più dannosi per l’incolumità dei cittadini", spiega ancora Diaco. "Questi piccoli migratori, minacciati anche da cambiamenti climatici e perdita della biodiversità, si trovano spesso a patire la distruzione in piena nidificazione di nidi, uova e piccoli nati, il che peraltro configura un reato previsto e punito dalla legge 157/92. Anche a questo mira l'atto di Roma Capitale: a dare protezione piena e concreta a questi preziosi animali", conclude il consigliere.

Pd: "Il prefetto faccia partire le disinfestazioni"

"Attivarsi al fine di verificare l'attuale azione di contrasto ai rischi derivanti dalla zanzara tigre e quali iniziative intenda assumere, in caso di concreto rischio per la salute dei cittadini, per porre in essere misure efficaci di disinfestazione", chiede il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi in una lettera inviata al prefetto di Roma Paola Basilone. "Sottopongo alla Sua cortese attenzione una questione molto delicata che attiene alla salute dei cittadini di Roma. E' nota la pericolosita' della zanzara ‘tigre' veicolo di malattie come la Chikungunya e la dengue che già l'anno scorso ha determinato problemi per la salute facendo registrare un incremento di numeri di casi. Si apprende dagli organi di informazione che l'attuale Amministrazione capitolina avrebbe deciso di non adottare classici sistemi di disinfestazione, che tra l'altro sarebbero già dovuti essere posti in essere, perché non vorrebbe uccidere con prodotti chimici insetti pericolosi come appunto la zanzara ‘tigre'. Quest'anno la competenza della disinfestazione dalle zanzare ‘tigre' è stata affidata alle rondini con tanto di delibera avente per oggetto: ‘Misure indifferibili e urgenti per la tutela della biodiversità in ambito cittadino. Attività necessarie per la difesa delle rondini (Hirundo rustica), rondoni (Apus apus), balestrucci (Delichon urbica) e topini (Riparia riparia)'".

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