Kitesurfer risucchiato da elicottero a Ladispoli: “Autorità sapevano di esercitazioni militari”
Il ministero della Difesa ha detto che è stata nominata una commissione tecnica per individuare eventuali interazioni tra il kitesurfer risucchiato da un elicottero e le esercitazioni militari avvenute quel giorno a Ladispoli. "L’addestramento militare era stato preceduto dalle previste comunicazioni verso le autorità competenti, in particolare, i comandi dell’Arma dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto, le Questure, le Prefetture e l’Enav, con tutte le informazioni per poter effettuare in condizioni di sicurezza l’attività di volo nell’area interessata" si legge nell'informativa del Ministero della Difesa riportata da Il Messaggero. Non si sa ancora quale elicottero possa aver ferito Alessandro Ognibene, il kitesurfer di cinquant'anni che quel giorno era a Ladispoli, ma – secondo le informazioni riportate da Il Messaggero – si sta indagando tra le fila dell'Esercito e della Marina.
Kitesurfer risucchiato da elicottero: la dinamica dell'incidente
Alessandro Ognibene è stato risucchiato dalle pale di un elicottero militare il 3 ottobre, mentre faceva kite surfing a Ladispoli. Dopo, è stato gettato a terra con violenza, tanto che ha riportato la perforazione di un polmone e cinque costole rotte. Il fatto è avvenuto a Torre Flavia intorno alle 15, davanti ai villeggianti e alla moglie che hanno assistito attoniti alla scena. L'uomo è stato ricoverato in rianimazione e in prognosi riservata al Policlinico Gemelli di Roma per diverso tempo: non è chiaro se il velivolo che l'ha risucchiato sia italiano o straniero, ma sono stati gli stessi militari, quel giorno, a chiamare i soccorsi e avvisare la capitaneria e i carabinieri di Ladispoli. Alessandro Ognibene è stato trasportato d'urgenza in ospedale con l'eliambulanza: oltre a lui, era rimasta ferita al piede anche una guardia giurata in quel momento in spiaggia.