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Insulti sessisti e schiaffi all’arbitra: squalifica di 4 anni per calciatore 17enne

Il giocatore di 17 anni di Anzio che lo scorso sabato ha colpito al viso e insultato pesantemente l’arbitra che l’aveva espulso dopo un intervento falloso ai danni di un avversario, è stato squalificato per quattro anni e mezzo dal giudice sportivo.
A cura di Valerio Renzi
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È stato squalificato per quattro anni e mezzo il giocatore di calcio di Anzio, che lo scorso sabato ha colpito sul viso e ha insultato l'arbitra che lo aveva appena espulso, durante una partita valida per il Campionato Juniores. Tesserato con la società Falasche Calcio, il ragazzo ancora minorenne ha prima insultato con pesanti offese a sfondo sessista, poi l'ha colpita con uno schiaffo al viso.

La direttrice di gara Enrica Peretta, della sezione di Aprilia, sul momento si è vista costretta a chiudersi nello spogliatoio. Poi si è recata in ospedale e ha sporto denuncia presso i carabinieri che hanno aperto un fascicolo. Il caso poi è stato esaminato dal giudice sportivo che ha deciso per la durissima sanzione: il giocatore potrà rimettere piede su un campo da calcio non prima del 30 giugno 2021, a meno che lui o la società non decidano di fare ricorso e vincano.

La società del ragazzo aveva condannato "senza se e senza ma" il gesto del giovane, esprimendo "solidarietà all'arbitro della partita", stigmatizzando "il comportamento scorretto di un suo tesserato". "A prescindere dalle decisioni della Federazione la società come ha sempre fatto – si legge ancora in un comunicato – adotterà gli opportuni provvedimenti nei confronti del singolo atleta".

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