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Insulti razzisti a un calciatore di 12 anni durante una partita di pallone a Guidonia

Un calciatore di 12 anni è stato vittima di discriminazione razzista sul campo da parte di un coetaneo che lo ha insultato durante una partita tra Villalba Ocres Moca e Spes Montesacro che si è disputata sabato scorso a Guidonia Montecelio. Il giovanissimo ha scritto su Facebook: ” Fiero di essere nero”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Negro di m… sei nato bruciato". Sono gli insulti razzisti che un calciatore 12enne ha ricevuto da parte di un avversario coetaneo durante una partita tra Villalba Ocres Moca e Spes Montesacro, che si è disputata sabato scorso a Guidonia. Protagonista un bambino nero, adottato da una famiglia italiana che è stato discriminato sul campo, durante quella che doveva essere un'occasione di svago e di confronto ma che si è tramutata in un pomeriggio di tensione. Insulti che hanno ferito il piccolo giocatore e creato fermento. È stato l'allenatore stesso del Villaba ad allontanare dalla partita il suo atleta, sostituendolo con un altro. Il 12enne ha continuato a giocare il match fino alla fine, forte e coraggioso, poi, è scoppiato in lacrime, infastidito dalle frasi che poco prima aveva sentito dire da un giovane della sua età. Al termine della partita, l'allenatore della squadra avversaria e i giocatori si sono avvicinati a lui, scusandosi per l'accaduto.

Una volta tornato a casa il bambino ha scritto un post su Facebook commentando l'accaduto: "Sono fiero di essere italo-congolese, di essere nero. Anche se non è la prima volta e non sarà l'ultima che mi succedono queste cose resto fiero di me e mi servirà per il futuro. #norazzismo". In poche ore il 12enne ha ricevuto tantissimi messaggi d'affetto e solidarietà da parte degli utenti, di atleti e di società sportive della Capitale.

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