Indagine su quattro ricercatori morti di cancro: hanno condiviso per anni lo stesso laboratorio
Studiavano i minerali e utilizzavano ogni giorno reagenti tossici come amianto, uranio, mercurio e cianuro. Per anni hanno lavorato insieme e hanno condiviso lo stesso laboratorio. Dopo essere andati in pensione, sono tutti morti di cancro: tumore al polmone, allo stomaco e al pancreas. Neoplasie di tipo diverso, certo, ma secondo gli inquirenti potrebbe esserci un punto di contatto nelle storie cliniche dei ricercatori. Sono almeno quattro le morti sospette legate al laboratorio dell‘Istituto per il trattamento dei minerali in via Bolognola a Castel Giubileo. I decessi sono avvenuti tra il 2014 e il 2016 e la procura, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, ha aperto un'inchiesta. Le indagini sono scattate in seguito alla denuncia presentata dai familiari di una delle vittime, assistiti dall'avvocato Antonio Petrongolo.
Gli inquirenti, che per ora indagano per omicidio colposo e lesioni colpose, stanno cercando di carpire se la strumentazione del laboratorio del Cnr e le uniformi con cui lavoravano i quattro ricercatori fossero adeguate a proteggerli dai reagenti chimici con cui ogni giorno avevano a che fare. Sempre secondo il Corriere della Sera, nelle carte sarebbero menzionati altri quattro studiosi in condizioni di salute gravi. Sono stati ascoltati diversi testimoni, tra colleghi e conoscenti, e nei prossimi giorni la polizia giudiziaria presenterà un'informativa sul caso a Giorgio Orano, il pm che si sta occupando del caso. La struttura di via Bolognola, attiva fin dagli anni '70, è stata trasferita da poco nell'area di ricerca del Cnr a Montelibretti con una nuova denominazione: Istituto di geologia ambientale geoingegneria.