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Incendio Tmb Salario, Raggi promette: “Impianto non riaprirà, nessuna emergenza rifiuti a Natale”

L’impianto Tmb Salario non riaprirà, al massimo sarà riconvertito in centro di lavorazione di materiale riciclato. Lo promette la sindaca Virginia Raggi, che tranquillizza i cittadini romani: “Nessuna emergenza rifiuti a Natale, stiamo lavorando con regione e ministero a soluzioni strutturali”.
A cura di Valerio Renzi
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Il Tmb Salario chiuderà. Lo promette la sindaca Virginia Raggi: "L'incendio lo ha reso inutilizzabile ed è sotto sequestro da parte della Procura, quindi tutto il tempo che gli inquirenti riterranno necessario tenerlo chiuso per effettuare gli accertamenti, l'impianto sarà chiuso. È assolutamente antieconomico rimettere in funzione un impianto che nelle nostre previsioni avrebbe funzionato al massimo fino al 2019, o all'inizio del 2020, per poi essere chiuso". L'impianto sarà secondo i piani del Campidoglio, riconvertito alla lavorazione di materiale già selezionato per il riciclo.

Sull'incendio che ha devastato ieri l'impianto Ama alla periferia di Roma, la sindaca ha poi rassicurato i cittadini sulla capacità di smaltimento dei rifiuti: "Stiamo scongiurando qualunque tipo di emergenza grazie alla collaborazione della Regione e del ministero che hanno risposto al nostro appello. Anzi, stiamo affrontando il problema in modo strutturale per prevenire picco natalizio che accade sempre". La Regione Lazio ha dato ieri indicazioni ad Ama su dove portare i rifiuti, autorizzando il trattamento in altre province del Lazio, ma non è escluso che si debbano portare i rifiuti fuori regione.

Ieri una nube tossica si è alzata dall'impianto. Al momento le rilevazioni di Arpa Lazio. I residenti dei quartieri limitrofi non si sentono per nulla rassicurati vista la qualità di rifiuti bruciata e l'odore insopportabile che ha invaso strade e case, mentre dal capannone continua a uscire fumo e l'incendio cova sotto la cenere. Questo l'ultimo aggiornamento diffuso da Arpa che denuncia il superamento dei limiti rilevato dalle centraline poste a 3 o 4 chilometri dal Tmb Salario:

Le tre centraline della rete fissa di monitoraggio più vicine all’impianto sono: Bufalotta, Villa Ada, Francia: le stazioni si trovano a circa 3-4 km dal TMB. I dati orari dei parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene misurati durante l’evento (dalle ore 4 di mattina alle 16 del pomeriggio) risultano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge. Anche alla luce della prima analisi della direzione prevalente dei venti, sono stati analizzati i dati orari delle altre centraline potenzialmente interessate dal passaggio della nube. I dati orari dei parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene misurati durante l’evento, risultano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge. Nelle ore serali e nella notte di martedì, periodo della giornata contraddistinto da una maggiore stabilità atmosferica e di conseguenza da una minore dispersione degli inquinanti, si rileva un aumento delle concentrazioni pur non registrando superamenti dei limiti. I valori del particolato (PM10) misurati nelle centraline del comune di Roma l’11 dicembre evidenziano un generale incremento delle concentrazioni rispetto ai giorni precedenti e, nelle stazioni di Villa Ada (56 µgr/mc) e di Tiburtina (54 µgr/mc), due superamenti del limite giornaliero pari a 50 µgr/mc.

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