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In solidarietà a Mimmo Lucano si autodenuncia il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci

Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci si è autodenunciato per manifestare la sua solidarietà nei confronti del primo cittadino di Riace Domenico Lucano: “Se atti come questi e come quelli del Sindaco Mimmo Lucano sono reati, se è la solidarietà stessa a diventare un reato, allora siamo tutti colpevoli e complici”.
A cura di Valerio Renzi
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Alessio Pascucci è il sindaco di Cerveteri, comune in provincia di Roma, e si è autodenunciato per manifestare la sua solidarietà nei confronti di Domenico Lucano, il primo cittadino di Riace arrestato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Un arresto che sta facendo discutere: in difesa del sindaco del paese calabrese diventato un modello di accoglienza dei migranti raccontato in tutto il mondo, si sono svolti presidi e manifestazioni in tutta Italia, e domani l'epicentro della protesta sarà proprio Riace.

"Dopo l'arresto del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nella mia veste di Sindaco di Cerveteri e di coordinatore nazionale di Italia in Comune (il movimento di amministratori locali fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti ndr), ho deciso di autodenunciarmi per lo stesso reato: se serve la disobbedienza civile di un Sindaco per mettere in pratica la solidarietà e l'accoglienza ci dichiariamo tutti colpevoli e complici e invito tutti i primi cittadini impegnati in difesa dei valori della Costituzione italiana a seguire questa strada", ha spiegato Pascucci.

Il giovane sindaco della provincia di Roma ha aggiunto di nutrire "fiducia nei confronti della magitratura", ma al contempo di ritenere Lucano "la vittima sacrificale sull'altare del salvinismo che vuole attaccare un modello di integrazione vincente, sperando di macchiarlo e rovinarne l'esempio che ha dato in questi anni in Italia e nel mondo". "Quell'isola felice che è Riace, in cui vivono in perfetta sintonia popoli e culture differenti, non può essere sporcata pubblicamente tacciandola di un reato come quello dell'immigrazione clandestina che solitamente colpisce gli scafisti che lucrano sulla pelle dei migranti. – ha aggounto Invito tutti i Sindaci che come Mimmo Lucano credono nell'accoglienza ad autodenunciarsi e a rendere pubbliche tutte le iniziative che hanno messo in campo a favore dell'accoglienza e dell'integrazione".

"Come insegna il modello vincente di Riace, la vera politica di integrazione si deve basare su diritti e doveri equivalenti e condivisi, per arrivare nel tempo ad una cultura dell'integrazione responsabile. Se atti come questi e come quelli del Sindaco Mimmo Lucano sono reati, se è la solidarietà stessa a diventare un reato, allora siamo tutti colpevoli e complici", ha concluso Pascucci.

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