In Campidoglio scoppia il caso di Bartoli, il manager dal super stipendio di 200 mila euro l’anno
Si chiama Massimo Bartoli ed è da pochi mesi diventato presidente della società comunale ‘Risorse per Roma'. A far emergere il caso della nuova nomina del manager fedelissimo di Ignazio Marino è un articolo del Corriere della Sera. Bortoli era alla Provincia di Roma quando presidente era Nicola Zingaretti, poi Marino l'ha chiamato a lavorare al suo comitato elettorale e da al Campidoglio come direttore esecutivo con 129 mila euro lordi l'anno.
Eppure secondo il Mef un ‘direttore esecutivo' non ci dovrebbe proprio essere essendo un ‘doppione' del del direttore generale. La carica inventata da Alemanno è stata poi confermata all'inizio del suo mandato da Marino. Ora Bartoli viene chiamato a mettere ordine in una delle municipalizzate più problematiche del Campidoglio, ‘Risorse per Roma', al cui interno è stato infilato un po' di tutto negli ultimi anni rendendo quasi impossibile capire la mission dell'azienda. La decisione viene presa nell'estate ma Bartoli è incompatibile con la carica: visto il suo precedente incarico in Provincia non può assurgere all'incarico, così la sua nomina viene congelata fino al 6 ottobre scorso quando è trascorso un anno dal suo precedente incarico.
Appena arrivato a capo del Cda di Risorse per Roma Bartoli, forse come indennità per la lunga attesa, si fa corrispondere un super stipendio, accentrando su di se sia il ruolo di presidente che quello da amministratore. Doppio ruolo per un doppio stipendio: 37.613,3 euro come ad, 49.035,9 come presidente, più altri 18 mila euro lordi per la carica di amministratore, per un totale, 104.649,2 euro lordi all’anno. Come se non bastasse il Cda ha stabilito di riconoscere al suo presidente la massima indennità di risultato: 111.226,6 euro, anche se nessuno ha stabilito i criteri in rapporti ai quali il premio debba essere a meno corrisposto. Così a fine anno, alla faccia della spending review e dei tagli agli stipendi dei manager Bortoli arriva a portarsi a casa 215.875,8 euro, un vero record in Campidoglio.