Imprenditore rapito e seviziato per quattro giorni dagli usurai nello scantinato di un bar
Era stato prelevato nella sua abitazione della capitale, sequestrato e portato nello scantinato di un bar di Nettuno, comune del litorale romano, dove per quattro giorni è stato seviziato da una banda criminale. L'uomo, un imprenditore romano di 42 anni, infine è riuscito a fuggire dai suoi aguzzini e a chiedere aiuto. Quando è stato portato dai suoi rapitori a incontrare un conoscente a cui avrebbe chiesto denaro in prestito per saldare il suo debito, in un momento di distrazione dei malviventi è riuscito ad allontanarsi.
Sgominata così una banda composta da quattro uomini e una donna, che aveva prestato all'uomo una somma di alcune migliaia di euro a tassi di interesse usurai all'imprenditore, che non riusciva a restituire la somma.I fatti risalgono allo scorso ottobre. Durante i giorni di sequestro l'uomo sarebbe stato costretto a subire pesanti violenze fisiche e continue minacce per indurlo a restituire il denaro.
A picchiarlo i due sequestratori, ma anche un terzo uomo e l'ex convivente della vittima, compromessa con gli usurai. In manette sono finiti un 35enne con precedenti, posto in custodia cautelare in carcere, il fratello di 22 anni e un terzo uomo incensurato di 40 anni sono stati invece posti ai domiciliari. Sono tutti accusati estorsione, usura, sequestro di persona e lesioni aggravate. Denunciati a piede libero ma con obbligo di dimora nel comune di Nettuno l'ex convivente di origini ucraine e un 18enne, entrambi accusati di lesioni.