Impianto Tmb Salario, pasticcio a 5 stelle: “Il MoVimento non rispetta le promesse”

Cittadini sui piedi di guerra in III Municipio dove una mozione firmata dai consiglieri del Movimento 5 stelle Francesca Burri e Massimo Moretti propone di aumentare i turni di funzionamento dell'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti di via Salario. Attualmente nell'impianto, vitale per lo svuotamento dei cassonetti della capitale, si svolgono due turni di trattamento al giorno dal lunedì al venerdì, la proposta del M5s, sposata anche da Fratelli d'Italia, propone l'aumento dei carichi di lavoro dell'impianto facendolo passare a 3 turni 7 giorni su 7. Una soluzione che si vuole temporanea ma che preoccupa i cittadini.
Un vero e proprio smacco per i comitati dei quartieri di Villa Spada, Fidene e Nuovo Salario che da anni si battono per la chiusura del Tmb di via Salaria. Così la presidente pentastellata Roberta Capoccioni è dovuta correre ai ripari convocando d'urgenza un'assemblea nella sede del municipio a piazza Sempione: " Il Movimento 5 stelle ha insito nelle sue radici l'obiettivo di riportare il cittadino a scegliere per se stesso. Questo è possibile attraverso le figure elette di portavoce, pertanto vorrei invitarvi per martedì pomeriggio alle 19:00 in municipio al primo piano (rappresentanti dei comitati e cittadini) cosi che possiate esprimere il vostro parere in merito all'atto proposto dai consiglieri Burri/Moretti".
L'assemblea ha poi sonoramente bocciato la proposta dell'ordine del giorno, evidentemente non condiviso neanche dalla maggior parte del M5s e in palese contraddizione con il programma elettorale del Movimento 5 stelle, che proponeva la chiusura dell'impianto di via Salaria 981 nei tempi più brevi possibili. E di più: gli esponenti municipali avevano duramente criticato la precedente giunta guidata da Paolo Marchionne (Pd) che nei risultati presentati ai cittadini metteva proprio nero su bianco l'ottenimento della chiusura del Tmb.
Cosa accade adesso? La mozione sembra arrivare in ogni caso nel parlamentino di piazza Sempione, e la stessa maggioranza voterà contro una sua stessa proposta. Soddisfatta la presidente Roberta Capoccioni che su Facebook scrive: "Ieri è stato il primo esperimento di democrazia diretta che ho avuto il piacere di fare. Ho voluto dare un segnale inequivocabile: i cittadini sono il soggetto politico per eccellenza". Una sensazione ben diversa da quella dei cittadini che da anni lottano contro i miasmi che provengono dall'impianto, che hanno visto una maggioranza divisa.
La promessa di Muraro: "Tmb Salario sarà riconvertito"
Lo scorso 22 agosto l'assessore all'Ambiente Paola Muraro, nell'occhio del ciclone per l'inchiesta che la riguarda proprio per quando era consulente di Ama per gli impianti di trattamento, si era recata in diretta streaming all'impianto di via Salaria per mostrare ai cittadini come fosse stato svuotato, sintomo che l'emergenza rifiuti fosse finita. In quell'occasione aveva chiarito: "Per questo impianto prevediamo una riconversione: non sarà più un Tmb. Diventerà un polo tecnologico perché da qui usciranno materiali, quindi ‘end of waste' e sarà il fiore all' occhiello di Roma. Questa è la nostra promessa, lo faremo ma ci vogliono i tempi tecnici ed ai cittadini chiediamo di essere pazienti. Noi non prenderemo in giro nessuno".
