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Immobili del Comune, nessun vantaggio nell’acquisto per chi è abusivo

Nonostante le polemiche e le scazzottate in aula Giulio Cesare va avanti il processo di vendita per pocomeno di 800 immobili di proprietà del Comune di Roma. Ma è in arrivo una sostanziale novità: nessuno sconto o diritto di prelazione per chi occupa abusivmente l’appartamento o è abusivo.
A cura di Valerio Renzi
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Nonostante le polemiche e le scazzottate in aula Giulio Cesare, va avanti il processo di vendita per pocomeno di 800 immobili di proprietà del Comune di Roma. Ma è in arrivo una sostanziale novità. Le regole vorrebbero uno sconto sostanziale e il diritto di prelazione per l'acquisto dell'immobile da parte degli inquili, condizioni di ‘favore' previste da un preciso quadro normativo che tutela gli inquilini quando un ente pubblico vende il proprio patrimonio immobiliare. Regole quasi sempre estese anche agli inquilini senza titolo, i così detti abusivi o morosi, che hanno così la possibilità di sanare la loro condizione abitativa. Ma per il Comune di Roma questa volta si cambia registro: per abusivi e morosi nessuna via d'uscita, le loro case saranno messe all'asta. Una situazione che riguarderebbe una buona parte delle case messe in vendita: secondo alcuni calcoli infatti addiritura l'80% degli inquilini, per i più disparati motivi, non è mai stato o non è più in regola. Ma la scelta del Comune potrebbe peggiorare ulteriormente la già critica situazione dell'emergenza abitativa in città: nelle case che andranno all'asta non abitano solo ‘furbetti' ma persone in situazioni di difficoltà o comunque non in grado di acquistare un'abitazione.

La conferma è arrivata dal presidente della Commissione Patrimonio, il democratico Pierpaolo Pedetti, dalle colonne della Repubblica: "Tutti gli immobili occupati senza titolo saranno messi sul mercato a prezzo pieno e chi vive lì dentro verrà sfrattato". "Questa amministrazione, dopo anni di negligenze – prosegue Pedetti – ha già approvato una delibera di giunta per l'aggiornamento dei canoni", provvedimento già adattato da Alemanno ma rimaso inapplicato.

Ora la battaglia sulla delibera 88, che contiene l'elenco completo degli immobili dalla cui vendita l'amministrazione si aspetta di incassare almeno 300 milioni di euro da impiegare nel bilancio 2015. Sul piede di guerra l'opposizione dei centro destra, anche se la precedente amministrazione tentò di approvare un'operazione molo simile, ma anche tanti mal di pancia all'interno della maggioranza con Sel pronto a dare battaglia.

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