Il sindaco Marino? Uno dei meno amati d’Italia
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è uno dei sindaci meno amati d'Italia. Solo il 49,5 per cento degli elettori lo rivoterebbe se oggi si tornasse alle urne. A rivelarlo è una ricerca sui primi cittadini dei più importanti comuni italiani condotta da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore. Marino è all'ottantaduesimo posto della classifica delle cento più importanti città italiane e rispetto a quando è stato eletto nel 2013 (con il 63,9 per cento dei consensi), ha perso 14 punti percentuale. A pesare su questa classifica, evidentemente anche lo scandalo di Mafia Capitale: il sindaco Marino è estraneo ai fatti, ma evidentemente i cittadini hanno perso un po' fiducia nell'amministrazione.
A guidare la classifica c'è Dario Nardella, sindaco di Firenze, che, rispetto a quando è stato eletto ha guadagnato il 5 per cento dei consensi. Al secondo posto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e al terzo quello di Bergamo, Giorgio Gori, che ha guadagnato addirittura l'8 per cento dei consensi tra i cittadini. Poi Trento, Verbania e Lecce. Al settimo posto c'è Torino, amministrata da Piero Fassino. E, a parimerito con Torino, Monza, Biella, Imperia, Modena e Padova e Potenza. Le ultime due, insieme a Lecce, sono anche le uniche città amministrate dal centro destra nei primi dieci posti della classifica. Il sindaco di Napoli, De Magistris, è al 58esimo posto, quello di Milano, Giuliano Pisapia, al 67esimo posto. Male quindi, secondo il sondaggio, tutti e tre i sindaci delle più importanti città italiane. Fanalino della classifica sono, nell'ordine, Benevento, Bologna e Alessandria, rispettivamente 98esima, 99esima e 100esima, tutte e tre amministrate dal centro sinistra.
