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Il pusher che ha dato la droga a Desirée Mariottini tradito da un farmaco lasciato a terra

Marco M., 36 anni, è sospettato di aver introdotto farmaci nell’edificio abbandonato di San Lorenzo, Roma, dove la 16enne di Cisterna di Latina Desirée Mariottini è stata drogata e stuprata da almeno quattro stranieri. A tradirlo è stata una delle confezioni di medicinali lasciate in quel palazzo.
A cura di Enrico Tata
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Marco M., romano di 36 anni, è ritenuto responsabile di aver fornito la droga che ha causato la morte di Desirée Mariottini. L'uomo è sospettato di aver introdotto farmaci nell'edificio abbandonato di San Lorenzo, Roma, dove la 16enne di Cisterna di Latina è stata drogata e stuprata da almeno quattro stranieri. A tradirlo è stata una delle confezioni di medicinali lasciate in quel palazzo. Gli investigatori, infatti, hanno cominciato le indagini a partire proprio da un flacone integro di un medicinale trovato vicino a dove Desirée è morta. Il codice a barre ha permesso agli investigatori della Squadra mobile di Roma di risalire all'acquirente perché le informazioni in esso contenute permettono di rintracciare la farmacia dove il medicinale è stato venduto e in seguito di capire quale medico l'abbia prescritto e soprattutto a chi. Tra l'altro, proprio la molecola contenuta nel farmaco trovato a pochi passi da dove giaceva il cadavere della 16enne fa parte del miscuglio di sostanze, droghe, farmaci e alcol, che ha provocato la morte di Desirée.

"La tracciatura dei farmaci è un onere importante ma ci distingue da tutti gli altri esercizi commerciali. Permette un controllo totale della filiera del farmaco e, in questo caso, è stato determinante nella cattura di un delinquente. Quello della Distribuzione Per Conto (farmaci acquistati dalla Regione e distribuiti dalle farmacie attraverso una particolare procedura) è un meccanismo molto preciso e collaudato, che rappresenta un onere importante dal punto di vista professionale ma che contribuisce a distinguere le farmacie da ogni altro esercizio commerciale. Le forze dell'ordine cercano sempre di più la nostra collaborazione sia per la capillarità delle farmacie sul territorio che per le nostre procedure informatiche",  spiega il presidente di Federfarma, Vittorio Contarina.

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