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Il punto sul coronavirus nel Lazio a un mese dal lockdown: “Siamo in cammino, ma dentro la crisi”

Trenta giorni fa il lockdown a Roma e nel Lazio. Com’è cambiata la situazione da allora? “Non è finita – ha dichiarato in conferenza stampa Nicola Zingaretti – siamo in cammino ma dentro la crisi sanitaria. Chiedo ai cittadini di non confondere le belle giornate di sole con la fine della pandemia”.
A cura di Natascia Grbic
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La Regione Lazio fa il punto della situazione a 30 giorni dal lockdown. "Voglio sommessamente ricordare che in questa regione l'alert è scattato il 21 gennaio, e il 24 sono scattate le procedure operative che ci hanno accompagnato in questa emergenza. Mentre in tutta Italia si parlava di Bibbiano e delle Sardine, in questa sala si discuteva di contrasto al Covid-19". L'andamento della pandemia nel Lazio è stata nel periodo abbastanza costante, al di sotto della altre regioni. "Abbiamo una distanza molto ampia con la Lombardia, il Piemonte e la Toscana – spiega D'Amato – E questo perché c'è stata grande capacità di circoscrivere l'epidemia".

Per far fronte alla pandemia, spiega D'Amato, è stata "rafforzata la rete ospedaliera con nove hub di appartenenza, 2200 posti di degenza ordinaria e 444 posti in terapia intensiva. Ora ne sono occupati 198 e gli altri sono stati messi a disposizione della rete nazionale. Abbiamo adottato ulteriori restringimenti sulle aree con incidenza sopra la media". L'ultima zona rossa individuata è quella di Celleno, dove stanotte si è avuto un decesso nella casa di riposo. "La fase successiva sarà quella territoriale attraverso percorsi metodologici e organizzativi. Costruiremo un'unità mobile di intervento sul territorio e abbiamo intenzione di estendere a una platea iniziale di 300mila persone i test di sieroprevalenza". D'Amato ha inoltre annunciato che è stato chiuso il cluster di Nerola e che nella giornata di oggi è stato sottoscritto un importante accordo per il riconoscimento di mille euro agli operatori sanitari impegnati nel contrasto al coronavirus.

"Sono stati fondamentali nel contrasto alla pandemia i triage esterni per il controllo dei casi sospetti e la creazione della rete Covid-19 – annuncia Nicola Zingaretti – C'è stata molta preoccupazione nel prevenire e cercare in fretta i contatti diretti dei contagiati. Nel caso dei due cittadini cinesi (primi contagiati in Italia, N.d.R.), in poche ore abbiamo bloccati il pullman dei turisti a Cassino. Abbiamo continuato a usare quel metodo e ciò ha permesso il contenimento. Eravamo molto preoccupati: il Lazio ospita la capitale del paese e i centri nevralgici del potere repubblicano. Il virus nel mondo è entrato in modo devastante nelle metropoli. Grazie al comportamento dei cittadini, questo a Roma non è avvenuto. Non è finita, siamo in cammino ma dentro la crisi sanitaria. Chiedo ai cittadini di non confondere le belle giornate di sole con la fine del periodo di crisi". Zingaretti ha annunciato anche il vaccino obbligatorio per gli over 65 e le categorie a rischio: "nel caso di un probabile ritorno dell'epidemia s'individuerà più facilmente chi ha contratto il virus". E ha annunciato un piano basato su quattro parole d'ordine: "Salute, soldi, sviluppo, sicurezza".

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