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Il pedofilo recidivo nega tutto dal carcere: “Io quelle bambine non le ho mai toccate”

Pierfrancesco L. , che ieri ha sostenuto in carcere l’interrogatorio di garanzia per la vicenda di presunta pedofilia che lo vede indagato, ha negato tutte le accuse a suo carico. Per i pm avrebbe abusato di una bambina di 9 anni e di una di 13. Aveva già scontato una condanna per pedofilia.
A cura di Enrico Tata
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"Le ho fatto solo un massaggio alla schiena. È stata lei a spogliarsi senza che io le dicessi nulla. Anzi. Appena ho visto che si levava il reggiseno le ho detto di rivestirsi. Non capisco perché mi abbia denunciato. Non riesco a dare una spiegazione per quanto successo. Io quelle bambine non le ho mai toccate". Ha sempre negato tutte le accuse, mai un cedimento per Pierfrancesco L. che ieri ha sostenuto in carcere l'interrogatorio di garanzia per la vicenda di presunta pedofilia che lo vede indagato. L'uomo, che ha già scontato una condanna per pedofilia, è accusato di aver molestato una ragazzina di nove anni e una di tredici. La versione dell'indagato, però, non ha convinto il gip e per questo l'istanza di scarcerazione presentata dall'avvocato Andrea Esposito è stata respinta.

La difesa dell'indagato: "Io non ho fatto nulla, mai toccate"

I casi esaminati dagli inquirenti sono due. Secondo i pm, ad ottobre si era spacciato per fisioterapista con la figlia tredicenne dei vicini di casa, la ragazza del massaggio. Ad aprile invece si era finto un insegnante di danza con due sorelline. Al padre delle bambine, di cinque e nove anni,  si è presentato come insegnante di ginnastica artistica dicendo che stava selezionando le partecipanti per uno spettacolo parrocchiale. Le bimbe rimasero con lui nella palestra accanto la parrocchia in via Tobagi a Torre Maura e lì avrebbe abusato di quella più grande, mentre la piccola guardava. "Così si diventa campionesse, diceva e intanto mi toccava", ha raccontato la bambina di nove anni. "Io non ho fatto nulla. È vero, le bimbe sono rimaste con me. Ma io sono stato sempre sopra il palco e non le ho mai sfiorate. Non ne avrei neanche avuto il tempo, perché sono passati solo quindici minuti prima che tornasse il padre e poi il parroco", si è difeso il presunto pedofilo. Difesa che il gip non ha creduto. Nell'ordinanza di arresto definiva l'imputato "uno scaltro manipolatore in grado di improvvisare una strategia anche al momento".

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