Il parroco chiude il Cinema delle Province: mobilitazione per salvare il ‘Pidocchietto’
Il nuovo parroco di Sant'Ippolito su viale delle Province, due passi da piazza Bologna, ha deciso di chiudere il Cinema delle Provincie d'Essai ospitato nei locali di pertinenza della parrocchia. Una scelta che per il parroco Manlio Asta, sarebbe dettata dai conti in passivo della sala e dal bisogno della parrocchia di uno spazio per poter svolgere le proprie iniziative, ma che ha provocato la mobilitazione di tantissimi cittadini della zona per salvare la storica sala off da 299 posti, che dallo scorso maggio è chiusa "per lavori" e che potrebbe non riaprire mai più.
Subito è partita una raccolta di firma su change.org che, indirizzata niente meno che a Papa Bergoglio e alla sindaca Virginia Raggi, chiede si salvare il cinema noto nel quartiere come il ‘Pidocchietto'. Una mobilitazione virtuale che ha portato a un primo risultato concreto: un incontro che si terrà lunedì 8 ottobre alle 18.30 di fronte la sala per chiederne la riapertura, magari trovando nuove risorse per andare avanti (i debiti ammonterebbero a 30.000 euro) e convincendo Don Manlio a fare marcia indietro. "D'altra parte non sono mica un manager – ha spiegato il parroco a Repubblica – E dunque non posso perdere il mio tempo dietro ai conti o a far in modo che il cinema vada in attivo. L'ho trovato in passivo, con fatture non pagate per 30mila euro: non possiamo certo colmare quel deficit con l'obolo delle vedove. E poi lo spazio non c'è: se vogliamo organizzare un convegno o far vedere un film dopo la lezione di catechismo non possiamo farlo. La mancanza di spazio unita al deficit economico mi hanno fatto scegliere".
"Lo storico Cinema Delle Province, detto "Pidocchietto", da molti decenni rappresentava un importante spazio di aggregazione e socialità per il quartiere Nomentano-Italia, un fondamentale punto di ritrovo per la vita sociale e culturale della nostra comunità territoriale, un luogo tradizionale di incontro per giovani, studenti, anziani, bambini, persone sole, appassionati di cinema", si legge nell'appello online che ha già raccolto centinaia di firme, a testimonianza dell'importanza della sala nella vita del quartiere.